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Domenica, 28 Aprile 2024
Riguardare con cura

Riguardare con cura

A cura di Domenico Barrilà

Sestino Giacomoni e Julia Unterberger grazie per aver reso chiaro Berlusconi

Lunedì sera alle venti. Accendo la radio in macchina per ascoltare i titoli di un Gr, ma è una serata fortunata perché finiti quelli segue una lunga intervista al signor Sestino Giacomoni, presentato come una persona rimasta a fianco di Silvio Berlusconi per trent’anni, naturalmente, aggiungo io, cambiando la propria vita radicalmente, mi pare sia diventato anche parlamentare.

Le risposte del signor Sestino alle domande della giornalista potrei ripetervele a memoria, sono quelle standard dei devoti.  Il mondo rigidamente diviso in due parti. Da un lato un lenzuolo candido, ora diventato sudario, senza macchia, la Persona che passa e risana i deboli, magari modificando il loro status sociale ed economico. Dall’altro il mondo, invidioso, ignorante, incapace di capire il genio universale, la reincarnazione della divinità. 
Meravigliosa la precisazione: dicono sia un fuoriclasse come Maradona, ma quello era bravo solo a calcio, mentre il dottor Berlusconi era capace in ogni campo. 

Tutti coloro che eccepiscono, tra i quali ci metto anche il sottoscritto, gente cattiva, prevenuta, la quale rifiuta di credere che nella villa di Arcore si organizzavano corsi di letteratura e di taglio e cucito per le ragazze sfortunate, insomma poveretti non in grado di capire la differenza tra il Sole e una lampadina a incandescenza. Eppure, stavolta qualcosa l’abbiamo capita, proprio grazie al devoto Sestino Giacomoni, che ci mette sotto gli occhi una verità ancora più importante di quelle da lui esplicitate con tanta pacata sicurezza, ossia che Silvio Berlusconi era bravissimo a circondarsi di persone capaci di spegnere lo spirito critico, per prossimità, gratitudine, propensioni caratteriali o chissà per cos’altro. Come analista mi interrogo.
L’incapacità dei devoti di cogliere la differenza che passa tra un imprenditore e un politico, è tragica, davvero, una differenza colta meravigliosamente dalla senatrice del gruppo per le Autonomie Julia Unterberger: “Silvio Berlusconi è stato senza dubbio uno dei protagonisti della vita politica di questo Paese. Oggi siamo qui per commemorarlo, però non siamo in un luogo di culto, siamo in Parlamento… per esprimere sincere considerazioni politiche. Devo ammettere che nel mondo tedesco non è facilmente comprensibile che una figura come Berlusconi sia riuscita per quattro volte a fare il presidente del Consiglio. Nella nostra concezione, il privilegio di guidare un Paese si accompagna alla necessità assoluta di affrancarsi dai propri interessi economici per perseguire solo il bene pubblico: cosa che di Berlusconi, con tutta la buona volontà, non si può dire. Ai politici di alto livello si chiede di essere un modello nel rispetto delle regole: Berlusconi non lo era”.

Ai curiosi consiglio di ascoltare l’intervento integrale della senatrice, una lezione di civiltà così coraggiosa e profonda da intimidire. Ovviamente non i seguaci del dottore. Quando avete finito con la senatrice alto atesina rivolgete la vostra attenzione a Marta Fascina, della quale vi consiglio caldamente di ascoltare questo intervento alla Camera https://www.youtube.com/watch?v=QY23FUZICk4. Se dopo l’ascolto siete ancora gli stessi di prima, camperete di sicuro più di un secolo. 

Buonanotte Sestino, sogni d’oro e ancora grazie per avere portato così in alto, attraverso il Cavaliere, il nome del nostro paese e la dignità della donna. Un vero fuoriclasse, Silvio Berlusconi, anzi, parafrasando le sue parole, un genio poliedrico, un uomo vocato al lavoro, al lavoro, al lavoro. Ventiquattro ore al giorno e in tutti i campi, di fronte e di lato, in orizzontale e in verticale.

Sestino Giacomoni e Julia Unterberger grazie per aver reso chiaro Berlusconi

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