Messina patria della robotica in modalità B.E.A.M
Un particolare tipo di robotica è quella denominata BEAM, che recentemente ha dato prova di sé a Messina, dove all’interno del laboratorio Augusto Righi del Professionale Majorana dell’IIS Verona Trento, diretto dalla Preside Simonetta Di Prima, il Prof Aldo Domenico Ficara nella primavera del 2022 si dedicò ad una rielaborazione di robotica innovativa, utile a nuove didattiche laboratoriali. In robotica il termine BEAM è un acronimo di: • Biology - i robot sono repliche di forme di vita elementari, funzionano ad energia solare e non hanno batterie • Electronics - i robots funzionano grazie a circuiti semplici e non fanno uso di microcontrollori programmabili e di software • Aesthetics - una certa attenzione viene posta all'estetica del circuito e del montaggio, spesso realizzato "in aria" (free-form), senza circuiti stampati • Mechanics - la parte meccanica della realizzazione è rilevante per il funzionamento del robot Protagonisti di questa nuova didattica laboratoriale furono Robocicero, un robot antropomorfo controllato da un telecomando a infrarossi o da un personal computer dotato di un PDA a infrarossi, e DinoMajor il dinosauro dai movimenti automatizzati senza la presenza di un microprocessore. Interessante è la continuazione multidisciplinare del progetto didattico basata sull’approfondimento geopolitico relativo alla produzione mondiale dei microprocessori, infatti, i chip sono geopolitici perché il numero dei clienti delle aziende della filiera è globale, mentre il numero dei produttori rilevanti (non solo la manifattura, ma anche il software, la chimica e i materiali, i macchinari, il testing) è relativamente ristretto. Conta dunque la capacità di collocarsi in termini di forza tecnologica, all’interno di questi segmenti della filiera che sono tanti e molto importanti, e aggredire gli elementi a maggiore valore aggiunto.