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VIDEO | Abbattere le barriere della disabilità, quattro ragazzi avranno un regolare contratto di lavoro per il Camaro calcio

Presentato al Comune il progetto di inclusione nato dall'accordo tra l'Unità operativa di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico e la società sportiva messinese

Si comincerà con quattro ragazzi affetti da autismo che saranno impegnati con regolare contratto nell'area ristoro dell'Ambiente Stadium di Bisconte. Presentato al Comune il progetto di inclusione nato dall'accordo tra l'Unità operativa di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico e la società di calcio Ssd Camaro 1969.  

Il ruolo dell’équipe dell’azienda ospedaliera universitaria - ha sottolineato la professoressa Di Rosa che dirige l'Unità operativa - non è solo quello di tracciare il profilo più appropriato, ma prevede anche un affiancamento al datore di lavoro e ai tutor che li guideranno affinché siano preparati alla comprensione di diversi funzionamenti emotivi e alla gestione dei ragazzi, sia nei rapporti sociali che professionali. Una sinergia quella sviluppata che, in linea con i valori tipici dello sport, punta sul gioco di squadra e mira ad una presa in carico globale del paziente, guidandolo nel corso del suo sviluppo e della sua crescita. Un progetto pilota in ambito territoriale che potrebbe fornire un modello da esportare anche per altri pazienti affetti da un disturbo del Neurosviluppo.

Hanno lavorato in modo assiduo per pianificare e concretizzare il progetto Marilena Briguglio, neuropsichiatra infantile, responsabile del Brucaliffo Percorso Autismo, la neuropsichiatra Valentina Colucci e Francesca La Fauci Belponer, neuropsicomotricista. Oggi, durante la conferenza stampa Briguglio e Belponer hanno descritto le caratteristiche del progetto mettendo in evidenza il valore e l’importanza che esso riveste per i ragazzi, e non solo: un’esperienza che determina una crescita anche per coloro che accoglieranno questi ragazzi.  

 “Mi auguro che questo importante progetto - ha detto il rettore, Salvatore Cuzzocrea - sia solo il primo di tanti altri e che anche altre associazioni ed enti possano in futuro pensare a programmi simili per abbattere le barriere sociali e professionali, che troppo spesso sono causa di isolamento per questi giovani ”.

“Abbiamo sostenuto e incoraggiato la realizzazione di tale progetto – sottolinea il direttore sanitario del Policlinico Giuseppe Murolo – perché siamo convinti che, specie nel caso di alcune patologie, sia essenziale andare al di là delle mura ospedaliera. Operare in sinergia con il territorio può fare la differenza laddove le terapie non sono farmacologiche, ma soprattutto relazionali. Un ringraziamento va certamente alla società sportiva SSD Camaro 1969 per la sensibilità dimostrata: l’attenzione verso un progetto che promuove l’inclusione può anche servire da modello ed esempio per altre aziende presenti sul territorio cittadino”. 

Antonio D'Arrigo, presidente SSD Camaro 1969: “ Fin dall'avvio della nostra attività abbiamo dedicato la necessaria attenzione al sociale e dato vita a iniziative finalizzate a sostenere le fasce più deboli e bisognose di supporto. Parallelamente alla creazione del punto ristoro all'interno del "L'ambiente Stadium", abbiamo portato avanti il progetto "Lavorare con (dis)abilità". A darci lo spunto un servizio delle Iene che raccontava dell'iniziativa avviata da una pizzeria. Ne ho subito parlato con l'amico Pierluigi Parisi, attento e sensibile a queste tematiche, e lui, a sua volta, ha trovato immediatamente il favore e il supporto del Policlinico di Messina, che ringrazio personalmente e a nome della società che presiedo per la disponibilità e l'indispensabile collaborazione. I ragazzi avranno la possibilità di lavorare non solo all'interno di un locale, ma per di più a stretto contatto con il mondo dello sport, che da sempre favorisce la socializzazione e lo spirito di aggregazione. Speriamo che il nostro non resti un caso isolato ma che possa servire da stimolo e da esempio anche per altre attività, in qualunque settore lavorativo”.  

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche l’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore e l’assessore alle Politiche Sportive Massimo Finocchiaro. Calafiore ha sottolineato come “sia volontà dell’Amministrazione comunale essere parte attiva di un percorso finalizzato alla crescita della nostra comunità. Nello specifico il Comune di Messina ha avviato negli ultimi anni una serie di attività e iniziative per l’inclusione sociale e siamo in attesa, entro i primi giorni del mese di marzo, dell’ok da parte dell’Agenzia di Coesione sui progetti presentati dall’Amministrazione comunale e finanziati dal PON Metro plus 2021-2027”.

Finocchiaro, durante il suo intervento, ha spiegato che: “L’Amministrazione comunale è particolarmente sensibile e interessata a queste tematiche. ‘Lavorare con (dis)Abilità’ è un progetto di inclusione, ma fornisce ai giovani anche l’opportunità di una esperienza lavorativa e quindi di vita e su come affrontarla. L’Amministrazione farà la sua parte, come d’altronde fa nel quotidiano nelle tante attività similiari, con dedizione e passione, perché riteniamo siano fondamentali attività di questo genere, che rappresentano un arricchimento personale anche e soprattutto per noi. Auspico infine che questo progetto possa crescere e coinvolgere tanti altri ragazzi e tante altre realtà pubbliche e private. Comunque, con grande gioia, ci candidiamo a essere i primi fruitori di questo nuovo punto ristoro che gestiranno i ragazzi”.
 

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