Report sulla questione di genere, progetti e incontri al Comune
La Study Visit a Messina dei partner aderenti a “GenProcure” finanziato nell’ambito del programma europeo Urbact IV
La Study Visit a Messina dei partner aderenti al progetto “GenProcure”, finanziato nell’ambito del programma europeo URBACT IV, si è avviata stamani nella sala Falcone Borsellino a palazzo Zanca, dove il sindaco Federico Basile, l’assessora alle Pari opportunità Liana Cannata e il Direttore generale Salvo Puccio hanno incontrato Matthew Baqueriza Jackson e Edgar Azevedo rispettivamente, lead expert e coordinatore del progetto.
L’incontro con l’Amministrazione comunale, cui ha preso parte tra gli altri la dirigente e presidente del CUG del Comune Laura Stano, è stata occasione per avviare il programma della giornata di studio nel palazzo Municipale e che si concluderà nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 ottobre, con una serie di confronti finalizzati ad approfondire il contesto locale e redigere una Baseline study, ovvero un report sulla questione di genere applicata alle amministrazioni pubbliche nella città di Messina.
Nel porgere il benvenuto il sindaco Basile “Interazione e scambio rispetto alle culture avanzate dei popoli in merito alla parità di genere è fondamentale. Ritengo che l’integrazione – ha detto Basile – sia utile ad imparare vicendevolmente per trarre spunti interessanti, e sono convinto che a partire dalle piccole cose stiamo cercando secondo il nostro programma amministrativo di allargare l’elemento delle pari opportunità a tutti i processi. Pertanto, ben venga questa interazione nell’era della globalizzazione, ma, deve diventare una costante legata non solo alle parole ma anche ai fatti”.
E sull’impegno dell’Amministrazione comunale nell’ambito della tematica “già dallo scorso anno ci siamo attivati - ha proseguito l’assessora Cannata – attraverso un processo di collaborazione con la Rete dei CUG e dei CPO del territorio comunale, per cui siamo già pronti a proseguire nell’ottica di un coordinamento locale attraverso confronti periodici tra i soggetti coinvolti”.
Poi è stata la volta dei due rappresentanti esteri che hanno espresso parole di apprezzamento per la Città di Messina con il suo panorama, il mare, il sole e il cibo sottolineando altresì lo spirito di accoglienza. Il lead expert Baqueriza Jackson ha spiegato che non è semplice potere cambiare l’approccio delle diverse culture delle città partner rispetto al tema delle pari opportunità ma “ci auguriamo di riuscire a creare le condizioni - ha detto il rappresentante inglese - per potere mettere assieme pari opportunità e pubbliche amministrazioni al fine di creare opportunità e posti lavoro. Questo network a Messina getta le basi per lavorare con questa Città che ha già mosso i primi passi secondo le finalità di GenProcure”.
Il programma della visita è proseguito nell’Aula consiliare per un confronto della rappresentativa estera con la Commissione consiliare per le Pari opportunità presieduta dalla consigliera comunale Sara Di Ciuccio e i membri della rete CUG-CPO, istituita lo scorso mese di marzo, rispettivamente del Comune di Messina, Autorità di Sistema Portuale, Città metropolitana di Messina e IRCSS; e CPO Ordine dei Medici e Ordine degli Avvocati.
Nel pomeriggio, dalle 15 alle 16.30, si terrà un ulteriore incontro, sempre a palazzo Zanca, con i rappresentanti delle Partecipate del Comune di Messina, per discutere e confrontarsi sulle tematiche trattate dal progetto. Proseguirà poi analoga attività di confronto, dalle 17 alle 19, rivolta alla cittadinanza e in particolar modo alle Associazioni del territorio che si occupano del tema delle pari opportunità.
Relativamente al progetto “GenProcure”, della durata di 30 mesi, è caratterizzato da una partnership internazionale composta da rappresentanti istituzionali del Comune capofila Vila Nova de Famalicão (Portogallo) e delle Città di Messina (Italy), Zagabria (Croazia), Koszalia (Polonia), Ibrany (Ungheria), Alcoy (Spagna), Umea (Svezia), nonché l’Autorità per lo sviluppo ed i progetti internazionali del Cantone di Zenica-Doboi (Bosnia Erzegovina) e l’Associazione per lo Sviluppo della Contea di Satu Mare (Romania). Tra gli obiettivi del progetto anche quello di creare un percorso di scambio di buone prassi e un ampio coinvolgimento degli attori locali nei territori dei partner aderenti, una diretta partecipazione delle istituzioni pubbliche locali ad attuare, in via integrale, politiche di inclusione e di lotta alla discriminazione di genere più in particolare dell’attuazione del cosiddetto GRPP ovvero il gender responsive public procurement per garantire la parità di genere negli appalti. Il GRPP è una prassi ormai utilizzata dalle amministrazioni pubbliche per confrontare le offerte negli appalti, soprattutto nell’ambito delle disposizioni relative al PNRR.