Storia cultura e tradizione: StrettoInfinito incorona le donne del mare
Grande successo per la prima edizione del Premio intitolato a Jeanne Villepreux e capitanato da Paola Pellicane. Dalle apneiste alle archeologhe passando dalle scrittrici, tutti i nomi delle regine dello Stretto vincitrici della manifestazione
“Lo Stretto è un luogo senza tempo, un luogo dell’anima in cui noi gente di mare ci riconosciamo” . Con questo spirito Paola Pellicane, ideatrice dell’iniziativa, ha reso il mare e le sue donne protagoniste del Premio StrettoInfinito “Culture del Mare”, sbarcato per la prima volta in città domenica scorsa al lido Sea’s Sport I Bagnini.
Ad organizzare il premio intitolato a Jeanne Villepreux e dedicato alle donne che vivono il mare da protagoniste, l’omonima associazione presieduta dalla Pellicane già promotrice del trofeo di windsurf dedicato al padre Claudio Pellicane, esperto surfista morto tragicamente durante una regata nelle acque dello Stretto. StrettoInfinito rientra tra le inziative promosse dalla Regione Sicilia. A partecipare Linda Iapichino archeologa e studiosa di tradizioni locali e Fulvia Toscano-direttore artistico di Naxos legge e consulente Assessorato regionale dei beni culturali e identità siciliana. Presente l’assessore alle Politiche del mare Dafne Musolino.
“Siamo molto contente del risultato abbiamo avuto un enorme riscontro con circa 90 persone presenti- racconta l’ideatrice- è stata molto apprezzata l’idea di promuovere la cultura del mare dando risalto alle donne che si sono distinte in vari settori che lo riguardano”.
A ricevere l’ambito premio Patrizia Maiorca, presidente della Riserva Naturale del Plemmirio, apneista e figlia del celebre sub Enzo Maiorca: “Di lei mi ha colpito l’eleganza e la semplicità- racconta la Pellicane- per lei la frugalità e la solidarietà esprimono la cultura del mare, una cultura che deriva dalla capacità di saper apprezzare le cose semplici".
Premiata anche Tiziana Fisichella, archeologa subacquea che attraverso il suo lavoro racconta la storia dei popoli che hanno solcato i nostri mari. Non poteva mancare un premio dedicato alle “pescatrici laureate dello Stretto” Donato – Mancuso che con il loro lavoro hanno puntato sulla pesca tradizione che tutela l’ambiente: “Loro sono riuscite a far rivivere un mestiere tradizionale che era esclusivo appannaggio degli uomini”- precisa l’organizzatrice. Le stesse promuovono la pesca-turismo portando in giro i turisti sulle loro feluche per far conoscere da vicino la pesca tradizionale immersi in uno scenario unico.
Altra donna di mare a ricevere il premio Katia Pastura, scrittrice ed editrice di Mesogea che promuove la letteratura del Mediterraneo e quindi anche dello Stretto luogo di unione, storia e scambio.
“C’è stata molto partecipazione- continua soddisfatta la presidente di StrettoInfinito- siamo riusciti a far conoscere attraverso l’attività di queste donne diversi aspetti legati al mare.L’idea è quella di mantenere il premio nel tempo, perché ha una sua autonomia rispetto alla regata. Un appuntamento da rinnovare per promuovere la cultura del nostro mare e del nosto territorio".