VIDEO | Messina dei misteri, viaggio nella Cripta del Duomo fra Madonne ed enigmi
Divinità antichissime e mano dei Templari: chi si venerava laggiù? Ecco tutte le ipotesi
Esistono luoghi a Messina la cui bellezza è inaccessibile o sconosciuta ai cittadini. Come la Cripta del Duomo, attualmente chiusa al pubblico, di epoca normanna, e forse costruita dai Templari (CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO) e mai distrutta dai terremoti, che conserva intatto il suo antico splendore.
Luogo di culto antichissimo, che un tempo era un vero e proprio tempio sotto il Duomo: composta da tre navate di colonne e archi, in epoca seicentesca fu decorata con stucchi e affreschi barocchi, ma le sue origini risalgono alla notte dei tempi, e non è difficile immaginare che ancor prima dei tempi della basilica protocristiana, già documentata in quel sito ai tempi di Costantino, essa fosse luogo di culto pagano.
Ma chi si venerava laggiù? Dai pochissimi indizi in nostro possesso, non è da escludere che si trattasse di una divinità come Rea, moglie di Crono e madre degli dei dell'Olimpo. O di una vergine nera, che riportava al culto di Iside e della Grande Madre. Nel video, gli elementi che inducono a ipotizzare tutto questo.
"Messina dei Misteri" ideata per portare luce sulle bellezze dimenticate o poco note della nostra città. Questa prima puntata, dedicata alla Cripta del Duomo, è figlia dei miei studi uniti agli acquerelli di Lelio Bonaccorso, realizzati per l'occasione. Il tutto accompagnato dalle musiche di Giovanni Puliafito, compositore messinese.
"Messina è una città velata - spiega Lelio Bonaccorso - O meglio, è un luogo che va rivelato e il nostro ruolo in questa epoca è fare esattamente questo: prendere coscienza di cosa c'è intorno a noi e portarlo alla luce. La Cripta del Duomo abbaglia per la sua bellezza. È forse uno dei siti artistici più belli al mondo, assolutamente stupefacente, ma solo pochi hanno avuto la fortuna di poterlo vedere. Io per esempio, l'ho visto per la prima oggi in quarant'anni di vita. Non potevo non ritrarlo. Spero davvero che il mondo intero possa godere della bellezza di un luogo così unico e suggestivo nel cuore della nostra bella e misteriosa città".