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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

A Messina2 restano senza acqua 360 famiglie, Amam: "Ma noi siamo intervenuti, pensavamo avessero risolto"

Forse una bolla d'aria non permette un flusso regolare che possa riempire le cisterne del popoloso complesso. I tecnici dovranno effettuare un sopralluogo per capire le cause

Trecentosessanta famiglie in estrema sofferenza idrica. E’ stata una giornata di passione a Messina2. Il popoloso complesso – nonostante l’annuncio del ritorno alla normalità dopo i lavori sulla condotta idrica del Fiumefreddo che hanno reso necessario lo stop dell'erogazione dell'acqua già da venerdì – è rimasto completamente a secco.

"Quel che è peggio è che non sono ancora chiare le ragioni e domani mattina, se la situazione non sarà tornata alla normalità - spiega Orazio Stefanizzi, amministratore di condominio – i tecnici dell’Amam dovranno effettuare un sopralluogo per capire le cause. L’ipotesi più accreditata è quella di un “polmone d’aria” che si è creato tra l’acquedotto di Montesanto e i serbatoi del complesso. Fatto sta che le cisterne non si sono riempite se non con pochi litri di acqua e la richiesta è talmente tanta, soprattutto dopo tre giorni a secco, che non è stato possibile accendere l’impianto per non bruciare i motori Si tratta di cisterne da 360 mila litri per 360 unità abitative.  Speriamo che la situazione torni davvero presto alla normalità perché qui le famiglie sono esasperate dopo tanti giorni senza erogazione idrica. Oggi hanno mandato una autobotte da diecimila litri che, capisce bene, per 360 famiglie è come una bacinella d’acqua a persona”.

Il video che pubblichiamo mostra l'ingresso dell'acqua a Messina2 da parte del serbatoio Montesanto e come sia debole il flusso. "Per riempire tutte le cisterne con questa intensità - spiega Stefanizzi - ci vorranno almeno tre quattro giorni senza dare però acqua ai condomini, altrimenti non si riempirebbero mai". La situazione è tornata alla normalità nelle ore successive, dopo gli interventi dei tecnici di Amam

La replica di Amam

"Amam ha ricevuto la segnalazione attraverso il Coc questa mattina alle ore 9, è intervenuta prontamente inviando un’autobotte per rifornire i serbatoi - spiega la presidente Loredana Bonasera -  L’autobotte non ha potuto riempire i serbatoi in quanto non erano raggiungibili dall’autobotte. È stato ricontattato l’amministratore da tecnici Amam per comunicargli che nella zona l’erogazione era regolare e pertanto la mancanza di acqua era da attribuire ad un problema interno del condominio e comunque di tenerci aggiornati perché saremmo intervenuti in qualunque momento. Siamo veramente dispiaciuti per la situazione che si è creata ma non si tratta sicuramente di una nostra mancanza  - continua la presidente -  Si è lavorato alacremente tutto il giorno per aiutare dove c'erano disagi. Se avessimo saputo che la situazione era rimasta invariata saremmo intervenuti immediatamente".

Intanto oggi alle 12 è chiuso il Coc, il centro operativo comunale aperto quando era stata sospesa l'erogazione dell'acqua per dare assistenza e supporto alla popolazione e per ridurre i disagi per la mancanza di acqua. Le attività di supporto sono garantite dal servizio di assistenza dell’Amam al numero 0903687711.

Anche altre zone della città hanno segnalato stamani la mancata erogazione, soprattutto nella zona di Sant’Agata. Domani, secondo quanto comunicato dal sindaco Federico Basile, con apertura di scuole e attività a regime, la prova del nove sul ritorno a una normalità che comunque non è quella auspicata soprattutto dai residenti della zona Nord dove l’acqua arriva “normalmente” solo per poche ore durante la mattinata.

Articolo modificato alle 16.10 del 23 gennaio 2023 // aggiunta precisazione Amam fine intervento

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