Alloggi e botteghe popolari, tra i morosi di Arismè anche negozi "vip": partono le diffide
Il presidente della Partecipata, Vincenzo La Cava, ha dato mandato ai legali di recuperare le somme
Recupero dei crediti commerciali, regolarizzazioni per chi occupa gli immobili e verifica dei requisiti dei destinatari. Continuano le verifiche a tappeto di Arismè, l’agenzia per il risanamento che ha avviato una vera e propria campagna contro gli abusivi e i morosi.
E tra quelli che non pagano anche chi gestisce botteghe commerciali avviate.
Il presidente della Partecipata, Vincenzo La Cava, ha dato mandato ai legali di recuperare le somme. Sono una quindicina le botteghe affittate e per due, di cui un panificio vicino al Policlinico universitario, sono già partite le diffide.
Lo screening continua e non sono escluse sorprese nei prossimi giorni. Dopo le prime valutazioni, Arismè ha potuto verificare che su circa il quaranta per cento degli immobili che gestisce non è in regola con i pagamenti per un totale di circa trecentomila euro l’anno.