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VIDEO | “Un elettocardiogramma può salvare la vita”, a Messina l'iniziativa solidale contro le cardiomiopatie diventa progetto

Dalla giornata a Villa Dante e a Palazzo Zanca, voluta dall'assessorato alle Politiche sociali, nasce il piano per la prevenzione contro la cardiomiopatia aritmogena, una malattia subdola che causa morti improvvise soprattutto tra i giovani atleti. Ecco come è possibile sostenere la ricerca

Prima edizione del festival dello sport solidale con l'iniziativa “Il cuore dell'atleta”  promossa dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Messina e patrocinata dagli Ordini professionali dei medici e chirurghi e degli avvocati (quest’ultimo assieme al Comitato Pari Opportunità) e sostenuta da diverse associazioni fra le quali Us Acli, La Stella di Lorenzo onlus e Rete del dono. 

Il cuore dell'atleta, prevenzione e solidarietà a Villa Dante

Ieri la mattinata a Villa Dante è stata dedicata a screening e prevenzione mentre nel pomeriggio esperti a confronto a Palazzo Zanca hanno puntato l'attenzione sulle nuove frontiere per prevenire, diagnosticare e curare la la cardiomiopatia aritmogena, una malattia silenziosa che colpisce giovani, spesso sportivi. Obiettivo è stato sopratutto quello di sensibilizzare la cittadinanza sui rischi legati a una patologia della quale, fino a poco tempo fa, era impossibile fare prevenzione e cura.

A parlare di ricerca e prevenzione sono stati anche Maurizio Fabbri, presidente dell’associazione La Stella di Lorenzo onlus, intitolata al figlio 19enne deceduto nel 2012 per un’aritmia fatale, e Alessandra Rampazzo (nel video), ordinaria di Biologia applicata dell’Università di Padova, che con il suo gruppo di ricercatori è riuscita a scoprire un gene della cardiomiopatia aritmogena, il cui sviluppo può essere fermato per impedire il progredire della malattia.

“E' possibile fare prevenzione per tantissime malattie cardiache - ha dichiarato la Rampazzo -  in particolare per la cardiomiopatia aritmogena, anche con un semplice elettocardiogramma che può rilevare i primi segni. La nostra ricerca vuole individuare le cause di individuare le cause di questa malattia e soprattutto la cura. Stiamo lavorando in questo senso, con risultati molto interessanti”.

Una trentina di bambini che hanno partecipato insieme ad altri piccoli sportivi alle attività nella piscina di Villa Dante, sono stati sottoposti a un primo controllo elettrocardiografico dagli specialisti Filippo Castorino cardiochirurgo e Nino Campisi, cardiologo e vice presidente dell’ordine medici all’interno del gazebo allestito per l’occasione. Una attività di prevenzione importante per chi pratica sport non solo a livello agonistico. “Spero sia soltanto l'inizio di un percorso che caratterizza tutta l'attività dei servizi sociali e delle politiche della Salute”, ha dichiarato l’assessore Alessandra Calafiore, intervenuta con la presidente della Messina Social City, Valeria Asquini.

L'assessore Calafiore ha anticipato che sarà stipulata anche una convenzione tra l’ospedale Irccs Piemonte e la Messina social city per eseguire gli screening gratuiti ai tutti bambini assistiti dalla partecipata.

All'incontro anche il presidente dell'Ordine degli avvocati, Domenico Santoro che ha messo in evidenza l'impegno dell'avvocatura. “Siamo fuori dal Tribunale - ha detto Santoro - a braccetto con l'Ordine dei medici per svolgere una funzione sociale a cui teniamo e siamo chiamati”.

L'iniziativa, che ha visto impegnato anche Francesco Giorgio, delegato Provinciale del Comitato Italiano Paralimpico,  ha avuto anche una testimonial d'eccezione, la judoka messinese di ventisette anni, Carolina Costa, medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo mentre i lavori del convegno si sono conclusi con la toccante testimonianza di Tatiana Biagioni, presidente dell'associazione giuslavoristi italiani e del Comitato pari opportunità dell'ordine degli avvocati di Milano. Biagioni ha raccontato di come la cardiomiopatia ha colpito anche sua figlia, campionessa europea di nuoto, che si è salvata solo grazie al fatto che il suo cuore si è fermato mentre era a casa di un amico cardiologo che è potuto interveniretempestivamente con un defibrillatore.

La giornata si è poi concluda con l'apericena solidale ai canottieri Thalatta per aiutare la raccolta fondi destinata allo ricerca. Chi vuole sostenere il progetto può partecipare alla donazione attraverso la rete del dono (CLICCA QUI). 

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