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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Long list della Social City nella bufera, verbali di commissione in procura: Arpi vicedirettore dell'azienda

A Palazzo Zanca ancora polemiche sulle modalità seguite nelle graduatorie provvisorie e definitive della società partecipata del Comune. Novità sui vertici amministrativi dell'ente pubblico dopo le dimissioni di Carmelo Sferro

"E' evidente che la questione delle long list alla Messina Social City è stata affrontata con superficialità e confusione, in un'azienda pubblica pagata con i soldi dei cittadini non puoi permettertelo": a dirlo il consigliere comunale del Pd Felice Calabrò terminata la commissione ai Servizi sociali presieduta da Rosaria Di Ciuccio , durata ben due ore, e che ha tenuto banco oggi sulle graduatorie precedenti e provvisorie della società partecipata del Comune con le definitive che hanno preso il posto delle provvisorie e già oggetto di polemiche.

Calabrò ha richiesto che i verbali delle sedute di oggi e del 21 febbraio scorso vengano inviate alla procura. A rappresentare la Social City la presidente Valeria Asquini e per la giunta l'assessore Alessandra Calafiore. Sotto analisi le assunzioni a tempo, da agosto a oggi, con la maggioranza del personale mandato a casa e le nuove classifiche frutto delle graduatorie definitive. "Ho chiesto di capire se nella long list provvisoria fossero stati assunti lavoratori privi di titoli - ha affermato Calabrò - e se nella compilazione delle graduatorie definitive nonostante il soccorso istruttorio questi lavoratori abbiano scalzato aventi diritto, se nelle graduatorie definitive i selezionati siano in possesso davvero dei requisiti richiesti, credo che ci siano delle criticità nell'affrontare la questione delle selezioni alla Messina Social City, è tutto un casino e non c'è chiarezza".  

Calabrò ha richiesto i nomi della commissione (per evitare eventuali profili di incompatibilità) che sta procedendo ai controlli e alle verifiche dei documenti dei candidati assunti. 

Del caso già nei giorni scorsi si era occupato il capogruppo di Fratelli d'Italia Libero Gioveni che oggi è tornato alla carica: "Sfido anche i colleghi della maggioranza a non aver ricevuto segnalazioni in questi giorni sul caso delle long list, ci sono delle criticità palesi, le graduatorie provvisorie sono durate da agosto 2022 a marzo 2023 e sotto il profilo del buon senso già questo non andava fatto ma di più c'è che chi era stato assunto anni fa è stato mandato a casa pur avendo acquisito esperienza in questi mesi sul campo, mi auguro che questa seduta si concluda con i correttivi necessari e dare giustizia a chi ha subito dei torti". Gioveni ha "minacciato" a nome del gruppo che in mancanza di chiarezza non voterà i bilanci e il contratto di servizio della Social City per pagare i legali che dovranno difendere l'azienda dai ricorsi dei lavoratori. 

Mirko Cantello del gruppo misto ha chiesto se corrisponde al vero che: "Personale assunto nella precedente long list e che è presente anche nella nuova long list si sta occupando di fare da selezionatore nella nuova long list, è possibile una cosa del genere?".

Le risposte della presidente di Messina Social City che ha iniziato il suo intervento ricostruendo l'iter delle graduatorie: "Tra la graduatoria provvisoria e quella definitiva abbiamo condiviso anche con le organizzazioni sindacali le procedure di validazione del servizio prestato e voglio ricordare che non era una modifica al bando, c'è stata la possibilità di soccorso istruttorio, è vero che grazie a questo ci sono stati cambiamenti e passaggi di candidati dalla provvisoria alla definitiva e ci sono state anche contrattualizzazioni dalla graduatoria provvisoria ma tutto questo era previsto dall'avviso per il profilo da ricoprire". La Asquini ha spiegato  a sorpresa (notizia sconosciuta anche agli esponenti politici) che al posto del dimesso direttore generale Carmelo Sferro è stato nominato da quest'ultimo vicedirettore generale Giuseppe Arpi. che sta svolgendo le funzioni di direttore. 

Sulla questione vicedirettore è stato il consigliere Dario Carbone a porre un dubbio: "Il vicedirettore mi è stato risposto non deve avere i requisiti del direttore generale, che ha del sorprendente, Arpi è stato nominato con determina del 12 febbraio e le dimissioni di Sferro sono del 13 febbraio, ultimo atto quindi dell'ex manager per un incarico che credo venga pagato ben 5mila euro al mese" 

Se della commissione di valutazione dei candidati fanno parte operatori della Messina Social City e da chi è composta la commissione di valutazione la Asquini ha risposto così: "La dottoressa Casablanca è la responsabile dell'area amministrativa della Social City, è lei a capo della commissione, all'interno degli uffici lavorano dei dipendenti della Messina Social City, ovviamente sono persone che per le loro qualifiche possono svolgere il lavoro che stanno svolgendo". 

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