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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Pugnalò la moglie dopo una lite per il gatto, la frase choc di Carmelo Marino dopo la condanna

Il 57enne è stato condannato a otto anni di reclusione per tentato omicidio con l'aggravante dei futili motivi

Colpì la moglie con cinque coltellate al culmine di una lite per l’affido del gatto, poi chiamò i carabinieri per confessare tutto. L’uomo, un messinese di 57 anni che il 30 luglio del 2022 accoltello la moglie di 53 anni nel loro appartamento di Ostiano, in provincia di Cremona, è stato condannato a otto anni di reclusione per tentato omicidio con l'aggravante dei futili motivi e a versare un risarcimento di 30mila euro di provvisionale alla coniuge, Marina Viassone. Dopo la condanna Carmelo Marino ha chiesto nuovamente perdono: "Sono disperato per quello che ho fatto, io voglio bene a mia moglie".

Cosa è successo

I litigi per la gatta erano iniziati sin dalla mattina di sabato 30 luglio 2022. Un classico diverbio tra marito e moglie che però è finito in tragedia. Marina non trovava la gattina Sheila: "Che cosa le hai fatto? Dov'è?", aveva chiesto al marito. Le accuse e gli insulti erano andati avanti per tutta la giornata fino a quando Carmelo, dopo cena, ha impugnato un coltello da cucina e ha sfogato la sua rabbia. Ha colpito la moglie cinque volte, con quattro fendenti all'addome e un quinto, di striscio, alla gola.

Poi la chiamata ai carabinieri: "Ho pugnalato mia moglie. Abbiamo litigato per l'affido del gatto". La donna è stata trovata in fin di vita sul letto matrimoniale, tra le lenzuola macchiate di sangue. Trasportata in ospedale e stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Dopo essere rimasta per giorni in terapia intensiva, in prognosi riservata, si è piano piano ripresa.

Fonte: Today.it

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