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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale Piemonte, a rischio chiusura i servizi per i non ricoverati

La Uil con le federazioni Poteri Locali e Pensionati ha scritto una nota allarmante al commissario del Neurolesi

La Uil con le federazioni Fpl e Pensionati torna a dirsi preoccupata sul futuro dell'ospedale Piemonte e sull'ipotesi che chiuda i servizi per i non ricoverati. Ivan Tripodi, Livio Andronico e Giuseppe Calapai hanno scritto al commissario dell'Irccs Neurolesi. 

"Le organizzazioni sindacali esprimono notevoli preoccupazioni e serie perplessità in merito alle dichiarazioni rilasciate nel corso della recente riunione della delegazione trattante; affermazioni, fra l’altro, confermate e asserite anche dal Direttore scientifico dell’Irccs, in merito alla probabile ipotesi di chiusura dell’attività sanitaria ai non ricoverati. Si ritiene, pertanto, necessario e urgente, che chiarisca, sia ai cittadini messinesi che a tutti gli operatori dell’azienda, quale è la reale volontà dei vertici aziendali del Centro Neurolesi Irccs Messina in merito al mantenimento del presidio ospedaliero con gli attuali standard quanti/qualitativi e all’indispensabile rilancio del nosocomio al fine di migliorare le prestazioni assistenziali relative agli esami strumentali e diagnostici in maniera tale da ridurre drasticamente le liste di attesa che rappresentano la negazione e il sovvertimento del diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione Repubblicana.   Quindi, misure che vanno nella direzione diametralmente opposta alla chiusura della struttura sanitaria ai non ricoverati. In questo quadro, riteniamo imprescindibile - continuano - che l’ospedale Piemonte continui a garantire la salute di tutti i cittadini utenti, a partire da quelli che attendono di conoscere i risultati di importanti esami diagnostici che sono indispensabili per molte patologie nelle quali, ricevere una diagnosi celere o precoce può rappresentare la salvezza della vita e può consentire una sostanziale differenza nella programmazione degli interventi e delle cure a cui bisogna sottoporsi".


La Uil ricorda che per mantenere in vita l’ospedale Piemonte fu emanata una norma ad hoc: la Legge regionale n. 24 del 9/10/2015.

"Le ribadiamo ancora una volta che la Uil è disponibile a confrontarsi - concludono - con spirito e animo costruttivo per migliorare i servizi e l’offerta sanitaria. Ci consenta di ricordarLe lo slogan vincente che salvò il nosocomio dalla chiusura certa e che non vorremmo rispolverare, vale a dire: “Giù le mani dall’ospedale, il Piemonte non si tocca”.
            
 

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