Riapre piazza Lo Sardo dopo la riqualificazione, ma i lavori nella zona non sono finiti

I lavori di riqualificazione di Piazza Lo Sardo sono conclusi. Da oggi l'area si presenterà livellata, con una nuova pavimentazione, più panchine su cui potersi sedere e aiuole e fioriere più ordinate. A occuparsene il comune di Messina con un progetto costato circa 600 mila euro. La collocazione delle piastrelle, intanto, sta facendo discutere i social, fra chi nella piazza ci vede un eliporto e chi invece srtizza l'occhio agli interventi realizzati approvandone le modifiche.

Intanto da oggi la piazza sarà nuovamente fruibile a pedoni e attività di ristorazione che si affacciano sulla zona. Ma l'amministrazione comunale guarda già verso il futuro possimo. Da settembre, infatti, dovrebbe partire un nuovo appalto che prevede l'allargamento del marciapiede sottostante i portici. Un ulteriore tassello, che, insieme al miglioramento dell'illuminazione pubblica, e a tutti gli interventi finalizzati al decoro dello spazio, sono stati a più voci invocati dai residenti. 

L'obiettivo, infatti, è quello di rendere Piazza Lo Sardo più attrattiva anche verso le attività commerciali in una zona centrale, vicina a uffici, e  densamente abitata. 

I consiglieri della IV municipalità: "Esclusi dal dialogo"

Malumori sono sorti da parte dei consiglieri della municipalità Coletta, Costanzo, Ferrante e Luzza. "Eccoci arrivati all’inaugurazione di Piazza del Popolo: la riqualificazione dell’area è terminata e l’Amministrazione procede al taglio del nastro. Ma ai cittadini residenti nelle zone circostanti e a quanti hanno preso a cuore il restiling della storica piazza cittadina nel corso di questi anni sorgono numerosi interrogativi: i soldi pubblici sono stati spesi in modo funzionale alle necessità? Proposte di modifiche al progetto realizzato, frutto di studi di fattibilità di architetti e ingegneri, sono stati presi in considerazione dall’Amministrazione in quanto espressione della volontà della comunità?", hanno scritto in una nota. 

"Nessun concorso di idee, scarso coinvolgimento dei cittadini, men che meno nessuna considerazione dell’operato della IV Municipalità che, a tempo debito – ricordano i consiglieri Coletta, Costanzo, Ferrante e Luzza - ha trattato l’argomento nell’apposita commissione di studi, coinvolgendo anche l’associazione “Largo Avignone”, da anni preoccupata per le sorti della Piazza. Insomma, i risultati lasciano scontenti praticamente tutti". 

"L’effetto cromatico e tattile determinato dalla coesistenza di materiali lapidei esistenti (porfido), con quelli innestati di pietra lavica composita dà un effetto visivo discutibile; non è stato previsto un nuovo impianto di illuminazione dei portici e quello presente, caratterizzato da plafoniere moderne, non è in armonia con la storicità della piazza. Inoltre non è stata prevista la realizzazione di un impianto di video sorveglianza, indispensabile per la prevenzione degli atti criminosi, purtroppo frequenti nella piazza", hanno aggiunto. 

"E che dire dell’attenzione riservata all’accessibilità e all’inclusione? Gli scivoli per le persone con disabilità non sono presenti in tutti gli attraversamenti pedonali e quelli presenti non appaiono adeguati alla normativa vigente. Attualmente non sono state ancora ripristinate le strisce pedonali della piazza, ormai pericolosamente sbiadite, ed alcuni grossi ciglioni risultano staccati dal marciapiede. C’è da chiedersi cosa ne avrebbe pensato l’architetto Ernesto Basile, autore del progetto originario di una delle più importanti piazze della città, realizzato in piena ricostruzione nel 1925, di cui oggi resta un lontano ricordo", hanno concluso. 

articolo modificato alle 12.41 del 10 agosto 2023 // aggiunta nota municipalità