Uffici per l'impiego, è protesta dei dipendenti per il mancato rinnovo del contratto

Anche al Centro per l'Impiego di Messina e Villafranca Tirrena, come negli altri dodici uffici della provincia, è stato proclamato fino al 31 luglio da tutte le sigle sindacali firmatarie del contratto collettivo di lavoro. lo stato di agitazione dei dipendenti che si atterranno alle mansioni che rientrano nella qualifica e categoria di competenza. Protesta che scaturisce dal mancato rinnovo del contratto e dall'ennesimo rinvio della riqualificazione del personale, ha già determinato pesanti disagi anche nelle ordinarie attività.

Il dirigente, Giacomo De Francesco, dichiara che "I dipendenti, spesso sotto pressione a causa di risorse limitate e volumi di lavoro elevati, nonostante le sfide poste dalle nuove normative in tema di lavoro, hanno sinora assicurato con dedizione, a prescindere dal loro inquadramento gerarchico, le attività volte a garantire opportunità di lavoro nei diversi settori professionali interpretando in maniera encomiabile il loro ruolo di Risorse Umane con l'intera platea dei lavoratori e dei disoccupati e fungendo da tramite dell'amministrazione regionale grazie alla loro professionalità acquisita spesso in autonomia.

La ricerca di un dialogo costruttivo - prosegue - con le autorità competenti per trovare soluzioni che migliorino Ie attuali condizioni professionali rimane l'unica strada da percorrere perché soltanto la continuità dell'impegno dei dipendenti può offrire in modo efficace ed efficiente una speranza tangibile a coloro che cercano lavoro nel nostro territorio".

Fino al termine dello stato di agitazione, essendo la maggior parte del personale coinvolto nella riclassificazione, si potrà assicurare soltanto il disbrigo degli affari urgenti, col rischio che, con il passare delle settimane, la gran mole di arretrato pregiudichi anche le attività di utilizzo dei fondi PNRR.