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Cronaca

Arresti per traffico di droga ed estorsione, perquisizioni anche a Messina

Indagine della Dia in Lombardia. Le attività in corso da parte di carabinieri, penitenziaria e guardia di finanza

Arresti e perquisizioni sono in corso, in Lombardia, da parte di carabinieri, Penitenziaria e Gdf, nell’ambito di un’operazione della Dia. Gli investigatori, coordinati dalla Dda di Milano, stanno eseguendo misure cautelari nei confronti di 18 persone, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione e numerosi reati economico – finanziari (tra cui anche frodi ai contributi Covid e all’Ecobonus) i cui proventi erano destinati ad agevolare le attività della ‘ndrangheta ed in particolare della cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti.

Perquisizioni sono tuttora in corso nelle provincie di Milano, Monza Brianza, Pavia, Varese, Novara, Alessandria, Messina e Foggia – si legge in una nota della Dia – che riguardano abitazioni e aziende risultate nella disponibilità dei soggetti coinvolti, anche con il supporto di unità cinofile anti-valuta della Guardia di Finanza. 

L’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali riguarda diciotto persone: sette in carcere, quattro agli arresti domiciliari, tre con obbligo di dimora e quattro con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini sono state eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Monza con il supporto del Nucleo investigativo centrale della Polizia Penitenziaria e il supporto della Gdf. 

I reati ipotizzati, tutti avvenuti in contesti ritenuti vicini alla cosca lombarda, vanno dal traffico di sostanze stupefacenti alla creazione di società “cartiere” inesistenti, all’emissione di false fatture e polizze fideiussorie, allo sfruttamento di crediti d’imposta indebiti.

Per la droga, una delle basi logistiche era a Paderno Dugnano (Milano). Nel corso della lunga indagine come specificano gli investigatori, è stato possibile arrestare in flagranza un corriere e sottoporre a sequestro 5 kilogrammi di eroina, inizialmente destinata al mercato calabrese. 

Sono state documentate innumerevoli compravendite di stupefacente, per un totale di 50 kg di eroina, 150 kg marijuana e circa 50 kg di hashish, provenienti anche dalla Spagna, dall’Austria e dall’Albania ed è stata verificata l’apertura di un canale di vendita di cocaina proveniente dal Perù e dal Brasile e destinata ai membri di una nota famiglia di ‘ndrangheta.

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