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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Torna il bonus per le spese idriche, come richiederlo

Tutte le informazioni utili per accedere agli aiuti e ridurre le spese per l'acqua

Con Deliberazione 897/2017, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ARERA, ha istituito, in tutta Italia, il Bonus sociale idrico.

Si tratta di una misura volta a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di una famiglia in condizione di disagio economico e sociale, in coerenza con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016.

Il Bonus Sociale Idrico è un contributo che consente di garantire la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente beneficiario, alla tariffa agevolata del servizio di acquedotto ed alle rispettive tariffe dei servizi di fognatura e depurazione.

Come si richiede
Dal 1° gennaio 2021 il bonus sociale idrico per disagio economico viene riconosciuto automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto. Per attivare il procedimento di riconoscimento automatico del bonus sociale idrico, è necessario e sufficiente presentare la DSU ogni anno e ottenere un’attestazione di ISEE entro la soglia di accesso ai bonus, oppure risultare titolari di Reddito/Pensione di cittadinanza. L’INPS trasmette ad Acquirente Unico l’elenco dei beneficiari che a sua volta li trasmette ad AMAM SPA che provvede alla relativa erogazione come previsto dalle Deliberazioni ARERA n. 63/2021 e 106/2022.

Chi ne ha diritto?
Hanno diritto ad ottenere il bonus sociale idrico gli utenti diretti ed indiretti del servizio di acquedotto in condizioni di disagio economico sociale, cioè che sono parte di nuclei familiari che rientrino in una di queste condizioni:

Per gli anni 2021-2022 (delibera ARERA 63/2021)

  • appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE ≤ 8.265 euro, oppure
  • appartenere ad un nucleo familiare con 8.265 < ISEE ≤ 20.000 con 4 o più figli a carico (famiglia numerosa), oppure
  • appartenere ad un nucleo familiare con ISEE > 8.265 e titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza con meno di 4 figli a carico

Per gli anni 2023 e successivi (delibera ARERA 13/2023)

  • appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE ≤ 9.530 euro, oppure
  • appartenere ad un nucleo familiare con 9.530 < ISEE ≤ 20.000 con 4 o più figli a carico (famiglia numerosa) oppure
  • appartenere ad un nucleo familiare con ISEE > 9.530 e titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza con meno di 4 figli a carico, oppure
  • appartenere ad un nucleo familiare con 9.530 < ISEE ≤ 15.000 con meno di 4 figli a carico

Chi è l’utente diretto?
E’ l’utente finale in condizioni di disagio economico sociale direttamente titolare di una fornitura per il servizio di acquedotto ad uso domestico residente.

Chi è l’utente indiretto?
E’ uno dei componenti del nucleo ISEE in condizioni di disagio economico sociale, che utilizzi nell’abitazione di residenza una fornitura per il servizio di acquedotto intestata ad un’utenza condominiale.

Come verrà erogato?
Per le forniture dirette sarà accreditato nella prima fattura emessa successiva alla ricezione dei dati.
Per gli utenti indiretti, l’importo dovuto sarà accreditato sull’IBAN riportato nel modulo reperibile presso gli uffici pubblici della sede di Viale Giostra – Ritiro, presso le sedi delle Circoscrizioni comunali, presso le sedi dei CAF convenzionati (elenco CAF) o  scaricabile da QUI. Lo stesso modulo dovrà essere compilato e trasmesso al seguente indirizzo  mail: amamspa@pec.it o urp@amam.it.

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