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Dalla Gioconda alla mongolfiera, i piccoli della Boer-Verona Trento mostrano il genio di Leonardo

Gli alunni si sono cimentati nella produzione di rappresentazioni grafico-pittoriche e nella costruzione di manufatti, utilizzando anche materiali di recupero. L'esposizione martedì 1 giugno

I piccoli della Boer Verona Trento alla scoperta di Leonardo da Vinci.

Martedì 1 giugno, per i 500 anni dalla scomparsa, gli alunni della scuola dell’infanzia celebreranno l’assoluta originalità e grandezza di un artista tutto italiano.

Alla presenza del dirigente scolastico Santi Longo e dei rappresentanti delle istituzioni, gli alunni delle sezioni del plesso di via Palermo, mostreranno i lavori realizzati nel corso dell’anno scolastico, nell’ambito dl percorso formativo “Scopriamo il genio di Leonardo”, trasversale a tutti i campi d’esperienza.

L’iniziativa nasce dal una proposta progettuale della maestra Luisa Bonanno da cui è scaturito poi l’impegno da parte di tutto il corpo docente per avviare i piccoli alla conoscenza e alla rielaborazione di alcuni dei capolavori di Leonardo da Vinci.

Le superbe “Gioconda” e “L’ultima cena” del genio toscano sono temi ricorrenti della mostra. Ma non solo. Ciò che ha appassionato grandi e piccoli è stato analizzare la genialità dell’artista che, con i suoi schizzi, disegni e prototipi, nel XV secolo, ha percorso invenzioni come la bicicletta, il paracadute e la mongolfiera.

Con curiosità e divertimento tutti gli alunni si sono cimentati nella produzione di rappresentazioni grafico-pittoriche e nella costruzione di manufatti, utilizzando anche materiali di recupero. Le metodologie innovative come il costruzionismo, il pixel art e i linguaggi integrativi hanno contribuito a conferire, al lavoro svolto, una significativa valenza formativa.

Di recente, la figura di Leonardo da Vinci, è stata protagonista di uno studio condotto in Scozia da una professoressa italiana - da tempo in forze all’Università di Edimburgo - che assieme a colleghi di Cambridge e del Sudafrica ha verificato come, coniugando le scienze all’arte, proprio come faceva il genio toscano, gli studenti si preparano meglio alla vita reale. Ne è nato un dibattito con indicazioni precise da parte degli scienziati: insegnare a pensare come Leonardo da Vinci aiuta bambini e ragazzi ad affrontare le sfide del futuro, come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare, ma anche ad apprendere le materie più ostiche. Il modello si ispira agli scienziati del Rinascimento, appunto come Leonardo Da Vinci, al quale si deve l’aver lavorato oltre i confini disciplinari alla ricerca di una conoscenza più approfondita.

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