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Premi letterari e oncologia, la "doppia" vittoria postuma di Nelly Sansone

Scomparsa nei mesi scorsi, si è classificata al primo posto con il racconto “Il Viaggio”. Ma anche il riconoscimento alla giornalista Gabriella Giannetto per la sezione “familiari/operatori” parla di lei. “I nostri cari non ci lasciano mai”

“I nostri cari non ci lasciano mai!”. Con queste parole, Gabriella Giannetto, la giornalista messinese che si è aggiudicata il primo posto nella sessione Familiari/Operatori, del Premio Letterario Federica “Le parole della Vita”, istituito dalla Fondazione dell’Associazione Italiana Oncologia Medica, ha commentato la vittoria di Nelly Sansone, scomparsa nei mesi scorsi e classificatasi al primo posto della categoria “Malati Oncologici”, con il racconto “Il Viaggio”.

Proprio Nelly, cugina della Giannetto, le aveva ispirato il monologo “Flashback”, uno scambio di emozioni tra presente e passato; proprio lei aveva insistito perché partecipassero entrambe, per dare sfogo alla comune passione per lo scrivere e per l’impegno nel volontariato oncologico con la Onlus messinese “Per Te Donna”.

“Ho condiviso con Nelly buona parte della mia vita – spiega Gabriella Giannetto- in un rapporto forte e speciale, rinsaldato dalla comune e triste esperienza del cancro. E’ un evento che ti segna per sempre, non a caso l’ho definito “il più macabro dei tatuaggi”! Condividere i tuoi stati d’animo con chi può capirti al 100%, crea un bisogno costante di confronto, di cui non si può fare a meno. Nelly, nonostante l’evolversi della malattia rendesse la sua vita dura e difficile, era sempre disponibile ad aiutare gli altri, con le sue sedute di training e le sue parole di incoraggiamento, era un esempio positivo per tutti. Amava scrivere e desiderava che ogni sua “creatura” avesse la mia prefazione. Mi ha chiesto di partecipare al Premio Federica, per essere unite anche in questo e potere andare insieme a Verona, alla premiazione. “Tu vincerai “- mi diceva – me lo sento, ne sono sicura!” Abbiamo curato ogni dettaglio della partecipazione, ma un paio di mesi dopo, purtroppo ci ha lasciato. Apprendere di avere vinto entrambe il primo premio nelle due diverse categorie, così come lei fortemente voleva, mi sembra un bellissimo segno, che arriva da chissà dove! Questa storia, così particolare, mi ha fatto molto pensare; sono convinta che chi abbiamo amato non vada via del tutto, manifestandosi nelle forme più diverse ed affiancandoci nel nostro cammino. Sognatrice? Mitomane? Non saprei, ma mi piace pensare che i nostri cari non ci lascino mai! La popolarità e la divulgazione di iniziative come questa, finalizzate alla sensibilizzazione sul sostegno, sulla prevenzione, sulla cura per la propria salute, hanno una valenza sociale altissima. Bisogna parlarne, tirare fuori tutte le emozioni, informarsi e condividere; è un contributo importante, che mi sento di dare in prima persona e che dobbiamo a chi non ce l’ha fatta e a chi in questo momento sta lottando. Non dimentichiamolo”.

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