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De Sica invita Messina a 'Una serata tra amici': "Vi racconto la mia storia, che gioia dopo due anni di pandemia"

L'artista romano svela a Messina Today il suo show in programma al teatro Vittorio Emanuele il 23 e 24 febbraio. Un concerto-spettacolo con aneddoti e racconti che racchiudono cinquant'anni di carriera

A Christian De Sica le cose da raccontare non mancano e non potrebbe essere altrimenti, visti i cinquant'anni di carriera tra cinema, teatro e tv. Storie e aneddoti che l'artista romano è pronto a svelare al pubblico messinese con lo show “Una serata tra amici”, da lui stesso ideato e prodotto da Berti Live Produzioni. De Sica sarà sul palco del teatro Vittorio Emanuele, insieme a Pino Strabioli, il 23 e il 24 febbraio (ore 21) in quello che lui stesso definisce un concerto-spettacolo dove la musica farà da cornice ad un lungo racconto che promette di far divertire, emozionare e riflettere. Protagonisti saranno, infatti, anche i musicisti Mario Caporilli (sax), Ferruccio Corsi (sax alto), Enzo de Rosa (trombone), Riccardo Biseo (piano), Cristiano Micalizzi (batteria) e Marco Siniscalco (basso).

Il repertorio è vasto, comprende due continenti, l'Europa e l'America, e anche tanti personaggi che hanno fatto parte della sua vita, un elenco che non può che iniziare ovviamente dal padre Vittorio, perso troppo presto ma nonostante tutto in grado di lasciare quell'imprinting che ha fatto la differenza. Eppure Christian è partito da zero, scegliendo la strada più difficile e per nulla scontata. La prima tappa è addirittura in Venezuela, distante migliaia di chilometri da quel padre che non ha mai voluto imitare. Poi il ritorno in Italia e la breve parentesi da cantante che anticipa di qualche anno il debutto nel mondo del cinema, all'inizio in punta di piedi con piccoli ruoli fino alla consacrazione nella commedia che proprio a metà degli anni Ottanta vive il suo momento migliore. Nel 2010 forse uno dei punti più alti della carriera: il David di Donatello come miglior attore protagonista ne "Il figlio più piccolo" di Pupi Avati. Un ruolo questa volta drammatico, lontano anni luce dal fortunato filone dei cinepanettoni. Un' altra espressione di una personalità artistica che conquista perfino Hollywood e che è difficile sintetizzare con le solite etichette.

A MessinaToday, De Sica svela in anteprima cosa ha preparato per il pubblico del "Vittorio Emanuele".

Cosa accadrà tra pochi giorni sul palcoscenico?

"Il mio spettacolo è veramente una serata tra amici. Io racconto la mia vita, fatta di tante storie e aneddoti, alcuni legati a personaggi leggendari che ho avuto la fortuna di conoscere, mi riferisco ad esempio a Charlie Chaplin o Montgomery Clift. Toccherà al mio amico Pino Strabioli, con me sul palco, tenere le fila del discorso. Ma al centro c'è il pubblico con cui mi piace interagire e proprio per questo chiederò di lasciare un po' di luce per guardare in faccia gli spettatori per vedere le loro reazioni. Loro sono protagonisti quanto chi sta sul palco, non a caso il mio ingresso avverrà direttamente dalla platea. Non mancherà la musica, altra mia grande passione. A fare da colonna sonora della serata i brani che mi accompagnano da sempre, suonati da una band straordinaria con al pianoforte Riccardo Biseo".

Pronto ad essere protagonista in un teatro che già conosce?

"Rivedrò Messina dopo tanti anni, l'ultima volta fu in compagnia di un amico per uno spettacolo proprio al Vittorio Emanuele. Ma la scorsa estate ho trascorso alcuni giorni alle isole Eolie con la mia famiglia. Sarà una grande emozione, così come quelle vissute più recentemente a Catania e Palermo".

In scena dopo due anni di pandemia, cosa si prova?

"Ripartire è importantissimo per noi artisti e soprattutto per le maestranze che lavorano nel mondo dello spettacolo. Basti pensare che solo a Roma sono 480mila le persone impiegate in questo settore, ma penso anche ai tanti siciliani che hanno patito il lungo stop. Dopo due anni di pandemia non posso che provare grande gioia nel poter tornare sul palco. Il teatro offre emozioni uniche, tutto quello che avviene non è replicabile, a differenza del cinema. E proprio per questo si crea un'atmosfera bellissima in un periodo in cui la gente è sempre più abituata a guardare serie tv sul divano davanti a schermi sempre più grandi. E invece auspico che tutti i teatri possano tornare presto a riempirsi".

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