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Elezioni regionali 2022

Regionali, Ciraolo in campo: "Ripartiamo da infrastrutture e riduzione delle accise"

Già presidente dell'ordine degli avvocati, il candidato con FdI detta le priorità del suo impegno. E avverte: "Per raggiunge traguardi coraggiosi utili non basta la buona volontà, servono competenze"

«La Sicilia chiama e Messina deve rispondere, per un ”risorgimento” economico, culturale e sociale che parte dalla riduzione delle accise sul costo della benzina e arriva alla realizzazione delle grandi opere e delle infrastrutture strategiche». E’ così che Vincenzo Ciraolo già presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina presenta la sua candidatura all’Assemblea Regionale Siciliana del prossimo 25 settembre nella lista di Fratelli d’Italia, partito del leader Giorgia Meloni. E lo fa con una convinzione ben precisa «per raggiungere coraggiosi e decisivi traguardi utili alla collettività – dice - non bastano impegno e voglia di fare, occorrono competenze professionali, istituzionali e amministrative capaci di trasformare le idee in fatti concreti».

«Secondo Ciraolo, che ha anche ricoperto l’incarico di presidente della fondazione Lucifero di Milazzo, una delle Ipab con il patrimonio più ricco dell’isola, urge un radicale cambiamento, che coinvolga le presenti generazioni ma sia anche in grado di pensare a quelle future. Ed è esattamente per alimentare questo “risorgimento” ritengo che sia il momento di condividere la mia proposta, la mia visione prospettica, che affonda le proprie radici nei valori insiti alla professione forense, nei tanti anni spesi al servizio dell’Avvocatura, locale e nazionale, nell’impegno profuso quale dirigente dell'Avvocatura e degli affari di Giunta e di Consiglio del nostro Comune, e infine come Presidente dell’Ordine degli Avvocati».

Idee molto chiare sul rilancio della sua Messina. «La città dello Stretto grazie alla sua strategica collocazione al centro del Mediterraneo, rappresenta una risorsa preziosa e non trascurabile per il benessere di tutta la Sicilia. Da tempo se ne attende un concreto rilancio, quel recupero troppe volte promesso attraverso proclami politici che avrebbero dovuto tendere a restituire a tutto il territorio messinese e ai suoi cittadini il ruolo di co-protagonisti nella politica regionale. Così, però e fin qui, non è stato. E’ evidente che pur avendo un patrimonio naturale unico e invidiabili eccellenze in molti campi il tessuto economico-sociale ne ha tratto davvero poco vantaggio, se non in termini di insoddisfazione».

Di una cosa Vincenzo Ciraolo è convinto: «nella prossima legislatura saremo chiamati ad affrontare questioni decisive sul piano economico e sociale che avranno un considerevole impatto, di breve e lungo periodo, sulle nostre vite».

«Oggi – conclude - nel chiedere il sostegno, assumo un impegno chiaro, quello di farmi portavoce e interprete degli interessi di Messina, dei messinesi e della sua Provincia. Tanti i temi che ho a cuore: la risoluzione delle annose questioni delle infrastrutture e delle grandi opere nonche’ quello della riduzione delle accise che potrebbe consentire una riduzione del costo della benzina in Sicilia, ove viene raffinato circa il 50% della produzione. Ma anche sanità, salute e ambiente, turismo e sport, giovani e formazione». Il tutto basato su Ascolto, disponibilità e impegno.

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