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VIDEO | De Luca a Palazzo dei Normanni sfida Musumeci: "Io non faccio passi indietro, elezioni subito"

L'ormai ex sindaco di Messina in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni insieme a Danilo Lo Giudice del movimento Sicilia Vera ribadisce la sua candidatura e con una mossa a sorpresa presenta mozione di sfiducia nei confronti del governatore

"Non accetto la logica di chi pensa che il candidato governatore debba essere battezzato a Roma e poi imposto a tutti qui. A Salvini l'ho detto chiaramente: solo uno è il battesimo, quello che riguarda la nostra cristianità. Questa logica che devi essere battezzato da qualcuno a Roma per fare il candidato è un metodo che io non accetto. La partita si deve giocare qui". A dirlo è stato Cateno De Luca che a poche ore dalle sue dimissioni a sindaco di Messina si è presentato con il suo delfino, l'onorevole Danilo Lo Giudice, in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni per presentare la mozione di sfiducia di Sicilia Vera all'attuale presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. 

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Una mossa a sorpresa quella della mozione. "Proporremo la mozione a tutti i gruppi - ha affermato De Luca accanto a Danilo Lo Giudice, deputato regionale ed esponente del suo movimento, Sicilia vera - non abbiamo pregiudizi. Io gioco a tutto campo. Meglio 60 giorni di campagna elettorale che continuare in questo modo. Andiamo a votare la domenica successiva a Pasqua, il 24 aprile, e poi ci sarà il 25 aprile, la festa della liberazione".

De Luca, con tanto di mascherina con la scritta "De Luca sindaco di Sicilia", ha anche ripercorso anche le tappe fondamentali del suo percorso da sindaco a Messina e quelle giudiziarie (nel video) e ha ribadito la volontà di candidarsi alla presidenza della Regione, senza altri accordi. "Uno che si dimette da sindaco di una città metropolitana pensate lo faccia per fare il secondo a qualcuno? Non esiste proprio. Non faccio nessun passo indietro", ha risposto a chi gli chiedeva se fosse possibile un suo ripensamento.

"Non si può continuare con una terra amministrata e comandata da una classe politica vicina ai 70 anni. Quali stimoli dovrebbe avere? Ci vuole una rivoluzione generazionale - ha detto l'ormai ex sindaco di Messina  - Non sono più d'accordo a delegare il futuro della Sicilia a una classe politica logorata, che non ha più nulla da dire alla gente, che vive una vita scollegata dalla quotidianità. Una classe politica politicamente sclerotizzata, che fa riunioni e sedute spiritiche". 

De Luca ha anche ribadito di essere "per una politica autonomista spinta, sono molto interessato a un progetto meridionalista e io ritengo che le elezioni regionali in Sicilia devono essere la fucina per arrivare a quest'altro obiettivo". 

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