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Aeroporti, i comitati del sud Italia chiedono un incontro con il ministro Toninelli

Auspicano che si possano porre le basi per mettere fine ad una perenne situazione di incertezza sullo sviluppo dei territori

Chiedono al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli di dare al più presto una risposta sull'incontro richiesto così come si era impegnato qualche mese fa, i rappresentanti dei comitati pro aeroporti del sud riuniti in assemblea.

In un comunicato i rappresentanti dei comitati: pro aeroporto dello Stretto, comitato Cittadino Aeroporto Crotone,  Pro Aeroporto di Taranto-Grottaglie e Comitato aeroporto Trapani-Birgi  osservano che “le infrastrutture hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei territori, soprattutto in determinate aree del Sud Italia”. Nonostante i dibattiti e le assemblee e le conferenze avute nel corso degli anni “non è stato apportato alcun sostanziale cambiamento al divario che caratterizza il servizio pubblico e l’economia del Mezzogiorno rispetto all’area centro-settentrionale del Paese”.

“Ecco perché – spiegano -in qualità di rappresentanti degli interessi diffusi dei cittadini che risiedono nelle aree di Reggio Calabria-Messina, Crotone, Taranto e Trapani, ci siamo oggi uniti nell’obiettivo comune di agevolare i procedimenti per la valorizzazione di quelle infrastrutture essenziali per la garanzia del diritto alla mobilità e degli altri diritti fondamentali che da esso derivano, quali sanità, studio, occupazione. Nella fattispecie si tratta degli aeroporti di interesse nazionale posizionati in aree decentrate dove, nonostante la presenza di rilevanti bacini d’utenza, si sono registrate in passato gestioni fallimentari accompagnate anche dalla mancata integrazione di altri adeguati mezzi di collegamento. Ciò comporta l’impossibilità di spostarsi da questi luoghi verso i principali snodi del territorio nazionale per esigenze primarie quali studio, cure sanitarie, lavoro, ricerca, senza esser obbligati ad affrontare eccessivi costi, in termini economici e di tempo. Così come le criticità dei collegamenti penalizzano l’incremento dei flussi turistici nonostante le straordinarie potenzialità e le singolari caratteristiche geo-climatiche dei territori in questione”.

Alla luce di questa situazione vogliono “ verificare se vi sia la reale volontà da parte del Governo centrale di parificare le prestazioni delle Regioni meridionali con i servizi e gli standard economici delle Regioni europee più sviluppate”.

“Dopo un lungo percorso di studi, conferenze, manifestazioni ed interlocuzioni con gli attori amministrativi ed istituzionali, -proseguono - rivendichiamo che gli organi responsabili facciano la propria parte ponendo fine alla perenne situazione di incertezza sullo sviluppo dei territori. In particolare chiediamo pubblicamente al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, di rispettare l’impegno di incontro accordato per i primi giorni di giugno”. “Il tavolo partecipato pubblico-privato accordato- concludono - avrà il fine di analizzare un documento unico, elaborato dai Comitati promotori, contenente proposte normative ed amministrative idonee a superare le criticità comuni e quelle specifiche sulla gestione degli scali posizionati in aree decentrate e del relativo servizio pubblico di trasporto”.      
 

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