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Sarah Lanza e la “sua” Accademia On stage: “La Sicilia ha bisogno di progetti ambiziosi”

A tu per tu con la ballerina e coreografa alle prese con una nuova e inedita produzione “L’inganno di Pinocchio- Opera rock”. Dai primi passi con la maestra Maria Irrera, alla prima produzione tutta Made in Messina al fianco di Gianpiero Cicciò. “Ballare per me non era un sogno ma una necessità. Un bisogno primario come mangiare, ancora oggi non sono riuscita a saziarmi”

Minuta, nerboruta, dalla granitica forza di volontà, Sarah Lanza incarna le peculiarità delle danzatrici che hanno forgiato corpo e spirito a furia di estenuanti pliè.

La incontriamo all’Accademia On Stage, tra le sue creature forse la prediletta perché riuscire a trasformare un desiderio ardente in una professione di successo nella città natale è un valore aggiunto inestimabile.

Diventare ballerina è il sogno di tantissime bimbe, lei è riuscita a realizzarlo.

“Da bambina per me non era un sogno ma una necessità. Un bisogno primario come mangiare, ancora oggi non sono riuscita a saziarmi”.

Come hanno reagito i suoi familiari quando hanno capito che la piccola Sarah non avrebbe abbandonato le scarpette da mezza punta.

“Per fortuna la mia famiglia mi ha sempre assecondata, lasciandomi libera di gestire questa passione senza interferenze, questa è stata la mia più grande fortuna. Sono dovuta crescere in fretta e cavarmela da sola.

I primi anni di studio sono quelli più difficili, perché la danza è una disciplina assai rigorosa.

“Ho iniziato a studiare a cinque anni con la maestra Maria Irrera che, dopo aver notato uno stacanovismo non proprio usuale per le bambine della mia età, mi ha consigliato di studiare con la maestra Emma Prioli. Da quel momento regole, sudore, cadute, sacrifici, educazione, rispetto e correttezza, hanno caratterizzato e condizionato la mia essenza. Nel 2004 è arrivata la svolta artistica, ho ottenuto una borsa di studio d’accesso al centro coreografico internazionale Opus Ballet di Firenze che mi ha condizionata nel modo di vivere la danza emotivamente e fisicamente. Certo la distanza dalla mia famiglia era un ostacolo insuperabile, ma era un dato che rientrava nella normale amministrazione delle difficoltà che avrei incontrato, ancora una volta la danza si trasformava in una consolazione.”

Solo chi ha patito la lontananza dalle persone care si rende conto di quanto sia doloroso e ineluttabile trasferirsi lontano come unica chance di progressione professionale. Con questa consapevolezza è nata l’idea di creare un centro d’eccellenza a Messina?

“Proprio per il forte senso d’appartenenza alla mia terra nel 2017, nasce l’Accademia di Musical e Recitazione On Stage, figlia mia e di Paride Acacia, un percorso di studi che consente ai giovani talenti siciliani di perfezionarsi senza dover necessariamente emigrare. Sono assolutamente convinta che la Sicilia abbia bisogno di progetti così ambiziosi perché è ricca di talenti tra i più prodigiosi d’Italia. Questo mio pensiero è maggiormente avvalorato dall’idea di Massimo Romeo Piparo di fare nascere l’Accademia Il Sistina a Messina oltre che a Roma e Milano”.

Quale tra le sue  creature artistiche è rimasta indelebile?

 “Il lavoro che mi ha arricchita di più e che sogno di riportare in scena è  Linee d’ombra, una mia produzione di danza contemporanea molto complessa dal punto di vista tecnico e fisico, che racconta la voglia, forse utopica, dell’individuo di staccarsi dalle sovrastrutture sociali.

Ripartire in grande stile dopo l’incubo pandemia, sarà stato esaltante.

“Ho da poco concluso al teatro Vittorio Emanuele  Molto rumore per nulla, regia di Gianpiero Cicciò, un’esperienza che non scorderò mai sia perché ha segnato la ripartenza delle attività teatrali e senza contingentamento, sia perché è la prima produzione a cui prendo parte tutta Made in Messina.

Domanda di rito, il suo prossimo impegno?

“Tra i progetti futuri il più importante è il debutto della compagnia On Stage con una nuova e inedita produzione “ L’inganno di Pinocchio- Opera rock”.

Tra l’estro di Sarah Lanza e l’anima “boulder poetica” di Paride Acacia, sarà senza dubbio uno degli spettacoli più suggestivi della stagione, che dalla città dello Stretto approderà in numerosi lidi della Sicilia, nella veste di  ambasciatore di  talento e  creatività  Made in Messina.

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