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Mobilità docenti, in piena emergenza coronavirus è il momento delle domande online

C'è tempo fino al prossimo 21 aprile per inviare il modulo. In soccorso degli insegnanti disorientati lontani da casa e alle prese con la crisi sanitaria arrivano supporto gratuito e guide online

Con l’ordinanza ministeriale 182 del 23 marzo ripartono le procedure di mobilità che in questi giorni vedranno  impegnati  centinaia di migliaia di docenti a compilare  la domanda per ottenere il tanto desiderato trasferimento interprovinciale da nord a sud, tra cui molti messinesi.  A settembre chi riuscirà a tornare finalmente a casa? Un dramma sociale questo che si ripete ogni anno, figlio della "Buona scuola" di Renzi del 2015,  che coinvolge un gran numero di insegnanti che per tenersi “un posto sicuro” lasciano famiglia, figli o genitori anziani in attesa che le cose cambino. Situazione questa che oggi in piena emergenza coronavirus diventa ancora più drammatica, nonostante le scuole siano chiuse da settimane  i docenti sono obbligati a garantire la presenza nelle città  in cui prestano servizio fino al prossimo 31 agosto, pur lavorando da casa, e alla lontananza dalla famiglia si aggiunge il disorientamento di chi deve compilare la domanda senza l’ausilio dei  sindacati chiusi per il contenimento del virus.

L’iter per i docenti è il seguente:  il personale potrà presentare domanda dal 28 marzo al 21 aprile 2020. Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 26 giugno e chi non vedrà accolta la propria domanda potrà  fare ricorso.  Abbiamo chiesto quale sia la situazione dei docenti messinesi lontani  da casa  all’avvocato Vincenzo La Cava,  che in ambito scolastico, insieme al suo team, in questi anni ha collezionato ottimi risultati nei tribunali messinesi, siciliani e di tutta Italia.  Lo studio che si è aggiudicato anche il premio “Le Fonti awards” per il 2018 e 2019 in questi giorni  ha attivato anche un servizio gratuito di assistenza per la compilazione della domanda,  con tanto di vademecum visualizzabile sul sito e sui canali social. La breve guida in soli pochi giorni ha ottenuto oltre 2000 click.

 “Noi non ci fermiamo- dichiara l’avvocato Vincenzo La Cava- abbiamo deciso di essere presenti in questo momento delicato, da ieri abbiamo ricevuto più di 50 richieste non considerando gli accessi sul sito e social”. 

La conseguenza più allarmante della spinosa questione dei docenti fuori sede  è la disgregazione sociale, intere famiglie vengono separate con tutte le conseguenze del caso,come ha raccontato l’avvocato, che in questi anni ha assistito al grido di allarme di padri che chiedono l’avvicinamento dei figli e mariti disperati che devono accudire i figli piccoli perché la moglie lavora in una città del nord. 

L’emergenza Coronavirus di fatto non avrà nessuna conseguenza sui docenti che faranno richiesta di mobilità,  le udienze saranno infatti garantite in caso di ricorso. “Per l’anno 2019-2020 siamo riusciti a far tornare a casa circa  100 insegnanti - continua La Cava- tra cui il 60% di messinesi e puntiamo a farne tornare sempre di più”. 


 

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