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Una statua per celebrare Messina, il nuovo progetto di Alex Caminiti

L'artista sta lavorando alla realizzazione di una figura femminile coronata da tre torri da posare in piazza Stazione. L'allegoria spiegata dal professore Nino Principato

Una statua in bronzo in piazza stazione per celebrare Messina ma soprattutto le sue donne coraggio che ne hanno segnato profondamente la storia. E’ il progetto al quale sta lavorando l’artista Alex Caminiti che ha lanciato anche una sottoscrizione finalizzata alla realizzazione della statua in pietra lavica o di Siracusa. 

Messina è rappresentata da una figura femminile coronata da tre torri. 

A spiegarne l’allegoria è lo storico Nino Principato: «La figura trae origine dalla storia più antica della città. Infatti, sin dal Medioevo Messina adottò lo stemma civico con tre castelli, i maggiori che chiudevano l’abitato: Castello o Palazzo Reale a sud; il cosiddetto “Castellaccio” sulle colline ad ovest e il castello di Matagriffone a nord. L’uso di questi tre castelli quale emblema della città è documentato nel 1606 da Giuseppe Buonfiglio “[…] Messina usò gran tempo per arma, un castello con tre torri, più modernamente il porto, la prima in honore di Rea, essend’ella così coronata […]” (Giuseppe Buonfiglio, “Messina Città Nobilissima”, Venezia 1606, pag. 1b) e nel 1755 da Cajo Domenico Gallo “[…] e possiamo ben credere, che il Castello Turrito usato fosse dai Mamertini […]” (Cajo Domenico Gallo, “Apparato agli Annali della Città di Messina”, Napoli 1755, pag. 75). In virtù di ciò, la città di Messina è stata sempre raffigurata nell’effigie di una donna in abiti classici con il capo coronato da tre torri».

Principato ricorda anche che nel 1948 un grande scultore messinese, Antonio Bonfiglio, si cimentò con una sua scultura monumentale, un Colapesce, da inserire internamente alla fontana circolare di Leandro Caselli di piazza della Repubblica, quella comunemente intesa oggi come piazza Stazione. Il progetto non venne eseguito e ne rimase soltanto il bozzetto, perduto anche questo.

Non vuole invece perderlo Alex Caminiti (nella foto in basso), artista ormai internazionale, che ha collezionato importanti riconoscimenti e partecipazioni ad eventi da Pechino a Toronto. L’ultimo, in ordine cronologico, la mostra curata da Antonio Zichichi al Castel del Monte. 

Per chi volesse contribuire al progetto, complessivamente stimato in 130/150mila euro, solo per l’acquisto del materiale, può rivolgersi direttamente all’artista o alla Galleria Emy di corso Garibaldi. !Sarà un simbolo di rinascita per Messina - spiega l'artista - non solo mio. Spero possano condividere e partecipare in tanti».

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