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Teatri chiusi ma c'è chi progetta, raccolta fondi del Clan Off per sette cortometraggi

Giovanni Maria Currò che curerà la regia degli "Abiti del Male" e Mauro Failla annunciano il piano che coinvolgerà artisti siciliani. Ma serve un contributo economico

Nel maggio scorso insieme ad altri Teatri indipendenti avevano chiesto di firmare una petizione per ricevere contributi visto che la pandemia aveva portato alla chiusura di spettacoli e locali. Il Clan Off Teatro che a settembre era stato costretto ad abbandonare gli spazi di via Trento punta adesso quando ancora l'emergenza coronavirus è tutt'altro che allentata a "Gli abiti del Male": "Un progetto ambizioso che coinvolge numerosi artisti siciliani - scrivono Mauro Failla e Giovanni Maria Currò del Clan Off - la nostra maniera di resistere, di portare il teatro oltre gli spazi che l’hanno tradizionalmente accolto e ai quali è stata imposta la chiusura". Di fatto è una raccolta fondi con l'obiettivo finale di raccogliere 20mila euro per realizzare sette cortometraggi. 

I DETTAGLI DEL PROGETTO "ABITI DEL MALE"

"Sette cortometraggi relativi a sette singole drammaturgie; sette episodi di una singola “serie”.  Sette parti di un progetto unico tra teatro e cinema. In più, una volta traslocati i vizi, si sceglie di azzardare: le riprese saranno effettuate esclusivamente con l’unico mezzo contro il quale il teatro ingaggia da sempre una lotta, il cellulare. Non era riuscito, quasi sempre, a entrare acceso a teatro. Adesso si accende per accogliere il teatro. Un significativo paradosso di questo incredibile tempo - spiega Clan Off - ogni singolo lavoro avrà un titolo a sé stante e come sottotitolo il vizio capitale tema dell’episodio a cui si fa riferimento. Elementi scenici, oggetti, arredi, musiche, titoli iniziali e di coda costituiranno il trait d’union dei sette episodi e daranno all’intera opera un’impronta di serie televisiva. Le sette opere saranno curate da altrettanti autori, tutti siciliani: Rino Marino (ira); Salvatore Rizzo (lussuria); Giusi Arimatea (avarizia); Tino Caspanello (accidia); Giuseppe Massa (invidia); Luana Rondinelli (gola); Rosario Palazzolo (superbia). La direzione dei cortometraggi sarà affidata al regista Giovanni Maria Currò, il progetto è stato scritto da Giusi Arimatea. La sicilianità sarà alla base di ogni opera e ogni singolo vizio capitale intimamente legato alla nostra Terra: i luoghi, le architetture, gli scorci, il linguaggio e i personaggi avranno una connotazione fortemente espressiva della Trinacria".
 

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