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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Presunto danno erariale dopo nomina all'Arpa, assolto Maurizio Croce

All'ex assessore regionale la contestazione della nomina di Francesco Vazzana alla direzione dell'Agenzia per la protezione ambientale. Il verdetto della Corte dei Conti

Maurizio Croce assolto dalla Corte dei Conti per il presunto reato di danno erariale. L'attuale commissario regionale per il Dissesto Idrogeologico nel 2017, in qualità di assessore,  aveva provveduto alla nomina di Francesco Vazzana alla direzione dell'Arpa, l'Agenzia per la protezione ambientale. L'affidamento dell'incarico era stato contestato dalla magistratura dopo che il tribunale di Palermo aveva dichiarato illegittima la nomina di Vazzana, accogliendo il ricorso di un candidato che aveva partecipato alle selezioni. 

Nello specifico, la Procura Contabile ha contestato la legittimità della nomina del Vazzana in ragione dell’asserita carenza da parte dello stesso del requisito esperienziale consistente nell’aver rivestito per almeno un quinquennio il ruolo di direttore tecnico o amministrativo di “enti o aziende pubbliche o private di dimensione economica e strutturale assimilabile a quella dell’ente interessato dello svolgimento dell’incarico”. Secondo il teorema accusatorio, Croce avrebbe voluto sostanzialmente indirizzare la nomina di Vazzana in ragione di un pregresso legame di amicizia. Da qui il presunto danno erariale quantificato in 462.175,04, corrispondente alle retribuzioni corrisposte allo stesso Vazzana.

Il candidato a sindaco nelle file del centrodestra alle amministrative 2022, sostenuto dagli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Ester Daina, ha contestato sotto più aspetti la citazione della Procura con apposita comparsa di risposta.

La difesa ha evidenziato l’insussistenza dell’elemento psicologico della colpa grave, rilevando che l’applicazione del requisito esperienziale citato dalla Procura risultava quantomeno controversa con rifermento alla nomina del direttore generale dell’Arpa, non condizionata da presunti legami amicali, ma dall’esperienza maturata dal manager nel delicato settore delle verifiche di impatto ambientale che aveva condotto l’Assessore, sulla base di una scelta altamente discrezionale e di carattere fiduciario, a conferire l’incarico allo stesso Vazzana.

I legali di Croce hanno, altresì, precisato che  le ragioni sottese alla nomina erano state puntualmente indicate nella parte motiva del decreto di conferimento dell’incarico in questione. Da ultimo, i  hanno evidenziato che la Corte di Appello di Palermo sezione Lavoro, in riforma della pronuncia  di primo grado, aveva ritenuto la nomina del Vazzana esente da qualsivoglia profilo di illegittimità, specie sotto l’aspetto motivazionale. Tale sentenza del giudice di Appello, unitamente ad altra pertinente documentazione, è stata prodotta in giudizio dai difensori del Dott. Croce.

Con articolata sentenza, la Corte dei Conti, condividendo le tesi difensive della difesa ha quindi assolto Croce dall’addebito mosso dalla Procura, rilevando l’insussistenza dell’elemento soggettivo della colpa grave e condannato l’Arpa al pagamento delle spese legali Lo stesso giudice contabile, inoltre, ha affermato il carattere fiduciario della nomina ed ha altresì ritenuto ampiamente e adeguatamente motivata la designazione del Dott. Vazzana.

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