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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Bonelli in Consiglio comunale e le contestazioni al Ponte: "Andate a spiegare ai messinesi cosa succederà"

Il segretario nazionale dei Verdi ha elencato agli esponenti politici della commissione tutti gli interrogativi del progetto

Angelo Bonelli è tornato a Messina. Stavolta dopo l'incontro con le famiglie che dovranno lasciare le abitazioni tra Torre Faro e Ganzirri il segretario nazionale dei Verdi ha parlato ai consiglieri comunali della commissione Ponte. Bonelli, con il segretario regionale di Europa Verde Mauro Mangano, la componente della segreteria nazionale di Sinistra Italiana,  Maria Campese, e il segretario regionale di Sinistra Italiana, Pierpaolo Montalto ha illustrato agli esponenti politici di Palazzo Zanca, in larga parte favorevoli alla megainfrastruttura, cosa non va del progetto e quali perplessità da rappresentanti dei messinesi dovrebbero sottoporre al governo e alla società Stretto di Messina in vista del progetto esecutivo e dell'apertura dei cantieri e raccontare ai cittadini che Messina diventerà un cantiere. 

"Non farò un intervento ideologico - ha dichiarato Bonelli - sono e resto contro il Ponte perché sono altre le priorità che Messina e la Sicilia attendono da tempo".  Il parlamentare nazionale dei Verdi ha elencato le ambiguità e le incertezze progettuali. Interpellerà l'Unione Europea con richiesta di procedura d'infrazione per il mancato coinvolgimento dei cittadini a esprimersi sul sì o no al Ponte; preannunciato lo stravolgimento totale di vivibilità e viabilità della città ("cosa direte ai cittadini per spiegare il perchè dei disagi che trasformeranno Messina in un maxicantiere?"); sarà trasmesso un esposto sempre all'Unione Europea per la mancata valutazione ambientale strategica al progetto; dubbi sull'applicazione del vecchio o del nuovo codice degli appalti; mancanza degli atti negoziali tra Stretto di Messina ed Eurolink sulle penali in caso di stop all'ultimazione del Ponte ("Sono due società private - ha detto Bonelli - che gestiscono atti a noi deputati ancora oggi riservati"); integrazione della denuncia presentata alla procura di Roma sulle 68 criticità evidenziate dal comitato tecnico scientifico a cominciare dalla carenza delle prove del vento e della microzonizzazione sismica di livello 3 in un'area classifica fortemente a rischio per i terremoti "I nostri tecnici ci dicono che i test che hanno effettuato sono stati eseguiti su scala ridotta, Ciucci si fa forte della risposta positiva del comitato tecnico che con queste prescrizioni non avrebbe dovuto dare il via libera"; oscillazione della linea ferroviaria che sarà realizzata sul Ponte e incertezze sul progetto che prevede una scala molto ridotta della tenuta; richiesta di certezze sui fondi economici che saranno spesi per Ponte e opere connesse perché gli oltre 14 miliardi di euro previsti sono definiti solo sul documento economico finanziario ("Il legislatore nel decreto legge 35 ha già prospettato la possibilità di un aumento dei costi mentre noi vogliamo sapere quanto effettivamente si spenderà perché questi sono soldi dei contribuenti" - ha concluso).

La Montesi ha puntualizzato che con il Ponte vengono sottratte risorse al Sud per velocizzare i collegamenti tra Sicilia e Calabria che sono due deserti infrastrutturali: "Per raggiungere la Sicilia dalla Puglia ho dovuto viaggiare di notte per ore in pullman". 

In consiglio comunale sono intervenuti i capigruppo Gioveni, Papa e Calabrò. Presenti anche gli esponenti dei comitati No Ponte e l'ex sindaco Accorinti. 

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