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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

L'arresto di Croce scuote anche Palazzo Zanca, Pergolizzi: "Adesso attendiamo le sue dimissioni"

L'inchiesta sul torrente Bisconte avrà inevitabili effetti anche sulla politica cittadina. Si attende l'intervento della Prefettura per la sospensione dell'ex candidato sindaco, ma il presidente del consiglio comunale gli chiede un gesto di "sensibilità istituzionale". Incertezza sull'eventuale sostituto

Alla fine, in un modo o nell'altro, Maurizio Croce è destinato a lasciare il consiglio comunale. Il suo arresto verosimilmente comporterà la sospensione dall'Aula e in tal senso si attendono comunicazioni ufficiali dalla Prefettura. Ma intanto Palazzo Zanca è scosso dagli effetti dell'inchiesta sui lavori di messa in sicurezza del torrente Bisconte, culminata appunto con la misura cautelare dei domiciliari nei confronti dell'ex candidato a sindaco e attuale commissario per il dissesto idrogeologico. Del resto la permanenza di Croce in Consiglio era già finita sotto la lente d'ingrandimento viste le sue assenze dai lavori e la relativa votazione dell'Aula per la decadenza, avvenuta appena un giorno fa.

Ma il presidente Nello Pergolizi chiede a Croce di anticipare i tempi. "Attendiamo la sospensione anche se al momento nulla è stato comunicato dalla Prefettura, intanto consiglierei a Croce di dimettersi compiendo un gesto di sensibilità istituzionale che dovrebbe arrivare viste anche le questioni del passato". Pergolizzi aveva già sostenuto la tesi dell'incompatibilità e ineleggibilità di Croce puntando poi sulle sue numerose assenze. "Ho evidenziato più volte anomalie su fatti chiaramente non legati al contesto giudiziario, Croce era soggetto attuatore e nello stesso tempo responsabile anticorruzione della struttura commissariale, un evidente conflitto d'interessi fatto rilevare anche al presidente Renato Schifani. Sull'incompatibilità si era anche espressa l'avvocatura di Stato. Penso ci sia stata una sottovalutazione generale sia delle istituzioni sia del centrodestra a livello locale, regionale e nazionale".

Una vicenda, ancora agli inizi e tutta da verificare nelle sedi opportune, che però ha già una sua importanza relativamente agli equilibri politici. "Il consiglio non ha una parte attiva in tutta questa storia - continua Pergolizzi - alla fine Croce è stato un consigliere 'fantasma' che non si è quasi mai presentato. Adesso attendiamo il sostituto. Il regolamento prevede che la supplenza tocchi al primo dei non eletti, ma la lista di Croce non aveva superato il 5%. Attendiamo quindi l'intervento del segretario generale sulle norme da seguire".

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