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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Nomine sanità, Sirna ancora in servizio nonostante i limiti di età: denuncia alla Corte dei Conti

Secondo il sindacato Coas, il manager "per ben 3 volte è stato illegittimamente trattenuto in servizio". Chiesta al commissario straordinario dell’Asp e al presidente della Regione la revoca degli incarichi

Il Coas ancora all’attacco sulle nomine dei manager della sanità. Nel mirino l’incarico “oltre i limiti consentiti dalla legge del dottore Gaetano Sirna” in atto direttore medico del presidio ospedaliero di Taormina in aspettativa senza assegni, a seguito di conferimento dell’incarico di commissario straordinario prima e poi di direttore generale del Policlinico di Catania.
Secondo il Coordinamento azione sindacale medici dirigenti, si tratta di una “illegittima prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i 40 anni di contributi/70 anni di età, limite massimo consentito dalla vigente normativa fa sì che il dottore Sirna sia l’unico dipendente pubblico, per quanto di nostra conoscenza, nel panorama del servizio sanitario nazionale ad usufruire di tale privilegio”.

Manager e sanità, lo strano caso del dottor Sirna

Secondo il sindacato, che ha scritto alla Corte dei Conti, al Commissario dell’Asp di Messina e al presidente della Regione Renato Schifani, “Sirna ad oggi è mantenuto in servizio, su sua richiesta, oltre la data del 28 agosto 2018, a parer nostro illegittimamente, se si considera che mai e poi mai avrebbe potuto proseguire, alla luce dei sottoelencati elementi, per la sua posizione contrattuale, sino al 70° e, fatto ancor più grave, sino alla data del 31/12/2026, cioè, oltre il compimento dei 73 anni con evidente vantaggio economico personale e verosimile danno erariale”. In più, secondo il Coas, non poteva essere "presentato dal rettore di Catania" in quanto non più in elenco dal 2022 per raggiunti limiti di età.

Il segretario regionale Mario Macrì e il vice coordinatore provinciale Emilio Cortese chiedono al commissario straordinario dell’Asp di revocare immediatamente il trattenimento in servizio di Sirna “provvedendo di conseguenza alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro così come previsto dalla legge” e a Schifani di revocare in autotutela la nomina a direttore generale del Policlinico di Catania nonché alle “Procure in indirizzo e alla Corte dei Conti Procura Regione Sicilia di verificare se sussistano gli estremi di reato”.

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