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Cronaca

Scuole e trasporto pubblico locale, Ugl Messina: “Un continuo scaricabarile di responsabilità”

Il segretario Tonino Sciotto chiede maggiore chiarezza nei provvedimenti emanati dal governo nazionale e regionale, con un focus sulla provincia messinese: “Non basta emanare decreti con ad oggetto il tema della questione per avere la coscienza a posto”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

“L’impressione che le Istituzioni stanno dando in questo momento è quella di stare giocando ad un continuo scarica barile, emanando provvedimenti confusionari, incompleti e (a volte) anche inapplicabili. Mi riferisco in particolare alla questione scuole e alle decisioni adottate per il trasporto pubblico locale”.

Così commenta il segretario provinciale di Ugl Messina, Tonino Sciotto, dopo tante polemiche, ipotesi e decisioni adottate dal governo nazionale e da quello regionale.

“Innanzitutto non si può fissare l’apertura generale delle scuole e poi lasciare la facoltà ai presidi di decidere se posticipare l’avvio delle attività scolastiche a seconda delle condizioni di sicurezza. Questo non è un provvedimento di cui possono prendersi la responsabilità i dirigenti scolastici che hanno come unico obiettivo il bene dei ragazzi e la loro istruzione – spiega il segretario Sciotto – In provincia di Messina si parla troppo spesso di mancata sicurezza dei plessi, di ragazzi sballottolati a destra e a sinistra per inagibilità delle strutture o di parte dei plessi. I Governi locali devono prevedere degli standard e delle linee guida ben più dettagliate che gli istituti possono seguire prima di prendere una decisione. E poi devono risolvere eventuali criticità. Parliamo di problemi che si erano già previsti e per cui non ci si doveva svegliare ad agosto”.

“La questione del trasporto pubblico locale, invece, è ancora più assurda: secondo quanto stabilito dal tavolo tecnico tra Stato e Regioni potranno essere occupata solo l’80% della capienza totale di ogni mezzo, ma se il viaggio dura 15 minuti si può arrivare anche al 100% - spiega Sciotto – Vorrei che mi spiegassero perché il Coronavirus non può essere trasmesso su un mezzo pieno solo perché il tragitto dura 15 minuti”. “Bisogna tenere in considerazione che il territorio messinese, sia provinciale che comunale, si caratterizza per la sua vastità e, di conseguenza, per la notevole distanza fra i comuni e i villaggi –
evidenzia il segretario provinciale di Ugl Messina – La mattina, quindi, chi deve andare a lavorare o a scuola è obbligato a prendere un
determinato treno, autobus o pullman, e i mezzi di collegamento sono sempre strapieni soprattutto per i ragazzi che si recano a studiare. Si
suppone che le corse, quindi, debbano raddoppiare la mattina, a pranzo e la sera, per permettere a tutti di tornare a casa e non dover saltare la scuola o il lavoro. Anche questa facoltà, però, è stata rimandata ai vari enti, che già non garantiscono il servizio minimo, figuriamoci un eventuale surplus”.

“La poca chiarezza dei provvedimenti non fa che creare una valanga di responsabilità che dall’Istituzione più in alto gerarchicamente arriva fino a quella più bassa, che poi sarà costretta ad assumersi responsabilità più grandi del dovuto. Non basta emanare decreti con ad oggetto il tema della questione per avere la coscienza a posto – conclude Tonino Sciotto - I problemi vanno risolti a monte per garantire agli organi gerarchicamente sempre più inferiori di espletare i servizi nella migliore delle maniere”.

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