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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Università al voto, massiccia affluenza per il dopo Cuzzocrea: "Grande voglia di dare forza al rilancio del nostro Ateneo"

Si è conclusa la prima votazione per l’elezione del rettore con l‘87% dei voti equivalenti. L'amarezza del candidato Limosani per l'assenza della componente studentesca: "Segno di scoramento, la rinascita non può che passare dalle energie più sane e dall’entusiasmo delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi"

Si è conclusa oggi la prima votazione per l’elezione del Rettore per il sessennio 2023/2029. È stato espresso l ‘ 87% dei voti equivalenti, pari a 1181 voti sui 1352 complessivi. È stato ampiamente superato, quindi, il quorum richiesto di 677 aventi diritto al voto equivalenti e l’elezione è stata dichiarata valida. Le operazioni di scrutinio si terranno domani, venerdì 24 novembre, con inizio alle ore 8.30.

A conclusione dello spoglio avvenuto presso ciascun seggio, il presidente del seggio n.1, professoressa Cinzia Ingratoci,  ricevuti i plichi elettorali  procederà a collazionarne i risultati  e avvierà lo scrutinio  del seggio n.1.

Affinché uno dei tre candidati – il prof. Michele Limosani (ordinario di Politica economica), il prof. Giovanni Moschella (ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico) e la prof.ssa Giovanna Spatari (ordinaria di Medicina del Lavoro) – venga proclamato Rettore, dovrà raggiungere il quorum previsto di 677 voti.

Nel caso di mancato raggiungimento del quorum, lunedì 27 novembre 2023 si terrà la seconda votazione. Alle ore 20 (chiusura seggi) hanno votato 2373 aventi diritto, voti equivalenti 1181, così suddivisi: 957 tra docenti, ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. B) e dirigenti amministrativi; 129 ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. a), voti equivalenti 39; 779 tra componenti del personale T-A, lettori e collaboratori esperti linguistici ,voti equivalenti 183; 508 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, voti equivalenti 2.

Soddisfazione per l'affluenza alle urne arriva dal candidato Michele Limosani: "La grande partecipazione alla competizione elettorale rappresenta un segnale che interpreto, senza dubbio, in modo positivo perché segnala la grande voglia della comunità accademica di dare forza al rilancio del nostro Ateneo - spiega l'economista - Con amarezza, allo stesso tempo, riscontro che una parte fondamentale della stessa comunità, quella degli studenti, ha dato dimostrazione di scoramento, disertando l’appuntamento. La rinascita dell’Università di Messina deve coinvolgere tutti e non può che passare dalle energie più sane e dall’entusiasmo delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Il nuovo rettore dovrà dare - a mio avviso - un primo segnale, con la modifica delle normative che stabiliscono il peso del voto studentesco e con il massimo coinvolgimento di tutte le parti della comunità".

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