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Lunedì, 29 Aprile 2024
I dati

Boom di nuove imprese in Sicilia, +3.944 nel terzo trimestre 2023: il Sud traina la crescita dell'Italia

La nostra regione è seconda dietro alla Campania per iscrizioni nei registri delle Camere di commercio: lo dicono le elaborazioni dell’Osservatorio economico di Unioncamere. Il presidente Pace: "Forte incremento delle attività innovative". Falcone e Tamajo: "Sostegno Regione rafforza fiducia nel mercato"

Anche se in tono minore rispetto alla media degli ultimi dieci anni, in Italia sono nate più attività economiche nel terzo trimestre di quest’anno, soprattutto grazie al traino di Sud e Sicilia, dove maggiore è il numero di nuove imprese aperte fra luglio e settembre, mentre si attenua l’apporto fornito tradizionalmente dalla ricca area del Nord-Est.

I dati di Unioncamere

Infatti, secondo le elaborazioni dell’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia su dati Infocamere, nel Paese le nuove iscrizioni presso i registri delle Camere di commercio sono state 59.236, con il maggiore contributo che arriva dal Mezzogiorno (18.295, di cui ben 3.944 partite Iva hanno sede in Sicilia, seconda solo alla Campania). Le altre aree danno un minore impulso: Nord-Ovest 16.579, Centro 12.870, Nord-Est, come detto, in calo a 11.492. Il saldo fra iscrizioni e cessazioni è positivo ovunque: 15.407 aziende in Italia, di cui 4.483 al Sud e 727 in Sicilia; seguono a ruota il Nord-Ovest con 4.099, il Centro con 3.872 e il Nord-Est con 2.953.

In aumento le attività innovative

L’analisi dimostra come l’Italia continui a crescere più del resto d’Europa e che - anche grazie al ritrovato clima di fiducia delle imprese nonostante lo scenario geopolitico assai incerto - nel Mezzogiorno e in Sicilia si siano create condizioni più favorevoli per avviare un’attività. "Complici gli investimenti del Pnrr e le politiche di sviluppo messe in campo dai governi nazionale e regionale - osserva Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia - si evidenzia un forte aumento delle nuove attività innovative (1.560) e delle costruzioni (57), mentre perdono posizioni i settori tradizionali, come l’agricoltura (-153), il manifatturiero (-102), il commercio (-510) e il turismo (-111). Ciò conferma che la strada intrapresa da Unioncamere Sicilia a sostegno dell’innovazione delle imprese è quella adeguata alle nuove esigenze del mercato".

Sicilia resiliente alle crisi

Il tessuto economico siciliano, con un tasso di crescita del numero di imprese dello 0,15% nel terzo trimestre, di poco inferiore (-0,02%) allo stesso periodo dell’anno scorso, si rivela resiliente alle crisi, all’inflazione, al caro mutui e all’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia. In dettaglio, “la voglia di fare impresa - analizza Santa Vaccaro, segretario generale di Unioncamere Sicilia - è diffusa in tutte le province, con l’unica eccezione di Enna che ha un saldo negativo di 19 imprese, ma questa anomalia potrebbe anche essere solo frutto di un’operazione di ‘pulizia’ dei registri da partite obsolete. Infatti, i saldi sono più che positivi a Palermo (+226, tasso di crescita dello 0,22%) e Catania (+195, pari a 0,18%), mentre si registra l’exploit di Ragusa (+126, con tasso di crescita dello 0,33%, superiore alla media nazionale che è dello 0,26%), quindi Siracusa (+93), Caltanissetta (+37), Agrigento (+36), Messina (+29) e Trapani (+4)”.

Il sostegno alle imprese

Unioncamere Sicilia intende spingere questo “vento favorevole” e già questa settimana mette in campo due importanti strumenti per sostenere lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, con ricadute importanti sull’occupazione dei giovani: dopodomani, mercoledì 25 ottobre, Unioncamere Sicilia presenterà con la Camera di commercio di Palermo ed Enna la nuova Piattaforma “Servizio nuove imprese” assieme allo sportello dedicato a chi voglia avviare una nuova attività; e giovedì prossimo, 26 ottobre, sempre a Palermo, con Sicindustria/Een, si svolgeranno gli incontri B2b fra 84 aziende siciliane che si sono iscritte ad oggi e 18 buyer del settore agroalimentare provenienti da Cina, Francia, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Svezia, Svizzera, Stati Uniti e Vietnam.

Falcone: "Bella iniezione di fiducia per l'economia siciliana"

"I dati di Unioncamere rappresentano una bella iniezione di fiducia sulle prospettive dell’economia siciliana. Fin dal nostro insediamento abbiamo chiarito che la crisi economica andava affrontata su un doppio binario: aiuto ai più fragili ma anche e soprattutto supporto alla crescita e alle imprese, nella convinzione che la solidarietà funziona solo se l’economia genera lavoro e innovazione. La Sicilia oggi è ai primi posti nel Mezzogiorno per nascita di nuove imprese, un dato che rappresenta il risultato tangibile della valutazione positiva degli imprenditori rispetto all’equilibrio economico della Regione, ottenuto grazie anche al nostro interventismo al fianco di aziende e famiglie. Il governo Schifani è presente e dialoga con attori e investitori, rassicurando e dando stabilità al sistema economico siciliano", afferma l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone.

Tamajo: "In un momento storico difficile c'è chi continua a costruire"

"Questi dati - aggiunge l'assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo - non possono che inorgoglirci e confermare la bontà del nostro lavoro. In un momento storico difficile, in cui un modello economico e politico europeo e, direi, internazionale mostra tutti i suoi limiti, c’è chi in Sicilia ha il coraggio di credere fermamente alle proprie idee per continuare a costruire. Il mio assessorato continua ad intervenire attraverso bandi e norme che hanno l'obiettivo di aiutare le imprese, accorciando anche le distanze tra la politica e le realtà imprenditoriali. E' necessario un nuovo modo di fare impresa, che ponga al centro non soltanto il profitto, ma anche l’impatto ambientale e sociale; non la mera efficienza, ma il benessere e i bisogni delle persone. Un altro modo di fare impresa è non solo possibile, ma utile e necessario".

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