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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

De Luca alla Regione sul caso Croce: "Era controllore e controllato, la politica ha fallito"

Il leader sdi Sud chiama Nord in aula per la relazione della commissione di inchiesta sulle mafie: "È fondamentale che le istituzioni rispettino le normative vigenti. Questo Governo ha scelto di ignorare la vicenda fin quando non è esploso per le notizie di cronaca che tutti conosciamo. Un silenzio inaccettabile"

Il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca sul caso Croce alla Regione.  

“Colgo questa occasione in cui l’aula è chiamata a discutere sulla relazione, per l’anno 2023, della commissione parlamentare speciale d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia e approfitto della presenza dell’ologramma Schifani - ha affermato De Luca - per entrare nel merito di un caso specifico, il caso Croce. Il dottor Maurizio Croce è stato nominato soggetto attuatore già sotto la Presidenza del dottor Musumeci e successivamente riconfermato dal Presidente Schifani anche come responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, cioè Croce controllava sé stesso.

E proprio Croce, che ha più volte sottoposto all'Avvocatura dello Stato il quesito riguardante la sua incompatibilità nel ricoprire contemporaneamente il ruolo di soggetto attuatore e consigliere comunale a Messina, nonostante le chiare conferme di tale incompatibilità da parte dell'Avvocatura dello Stato per ben due volte, è rimasto al suo posto.

Comprendo che questo caso possa aver creato imbarazzo in quest'Aula, ma desidero sottolineare che abbiamo fatto una scelta ben precisa: quella di stare dalla parte della legalità e delle regole, sempre.

È fondamentale che le istituzioni rispettino le normative vigenti e agiscano nel rispetto dei principi fondamentali di trasparenza e legalità. Questo Governo ha scelto di ignorare il caso Croce fin quando non è esploso per le notizie di cronaca che tutti conosciamo. Un silenzio inaccettabile.

La politica ha fallito in questo caso, sarebbe dovuta arrivare prima della magistratura. È evidente che il caso Croce ha potuto contare sulla copertura di quella politica che noi combattiamo. Non è un caso la presenza del Capitano Ultimo nel nostro progetto politico, perché rappresenta un messaggio di legalità e di etica che noi incarniamo e difendiamo.”

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