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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Il caso dell'"assenteista" Croce finisce in prefettura, su 134 sedute soltanto 8 partecipazioni: richiesta di decadenza

Mentre il consigliere comunale e candidato sindaco del centrodestra nel 2022 prosegue a non commentare le vicende politiche che lo riguardano il presidente Pergolizzi si è rivolto a Cosima Di Stani

Quello di Maurizio Croce ha superato pure i limiti del caso in Consiglio comunale. Quasi del tutto assente dai lavori d'aula dall'inizio del mandato, avviato nell'estate 2022, l'ex candidato sindaco del centrodestra e consigliere comunale eletto come miglior perdente contro Federico Basile prosegue nel suo silenzio duraturo. Insomma nulla da commentare per l'esponente politico che di professione è commissario di governo contro il dissesto idrogeologico. In Consiglio mentre Pippo Trischitta valuta la presentazione di una proposta di decadenza (ma i numeri sono cambiati e alla maggioranza deluchiana serve un consenso più ampio) il presidente Pergolizzi ha già scritto anche alla prefetta Cosima Di Stani sull'ipotesi decadenza del consigliere Croce secondo l'articolo 41 del regolamento del Consiglio comunale. Sei le assenze consecutive di Croce dall'aula - come sottolinea Pergolizzi nel documento trasmesso pure alla segretaria generale Carrubba - e una partecipazione soltanto a otto sedute su 134 in totale convocate fin adesso dall'attuale Consiglio. A una richiesta di replica alle note di Pergolizzi Croce ha risposto così: "Non mi sembra ci sia nulla da commentare, se lui e gli uffici ritengono ci siano i presupposti giuridici faccia pure". 

E' Il presidente che attende adesso una risposta che potrebbe decretare la decadenza di Croce per via prefettizia. In bilico perché ancora non c'è certezza sulla scelta due candidati: Sebastiano Tamà di Forza Italia (la lista con il miglior quoziente per un seggio in sostituzione tra tutte le altre del 2022 ) e Alessandro Russo della De Domenico sindaco (lista del secondo miglior sindaco perdente contro Basile). 

Al silenzio di Croce si aggiungono i bisbigli che lo vedrebbero non più così in vantaggio come nei mesi scorsi per la presidenza dell'Autorità portuale di Messina in vista della successione a Mario Mega. 

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