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Windsurf tra competizione e legalità al trofeo Claudio Pellicane, sul podio Nino Finocchiaro

Due giornate memorabili con tanti partecipanti che hanno sfidato il vento e le onde per questa undicesima edizione. Presenti anche i big del canottaggio Ficarra, Condurso e Fugazzotti che hanno ricevuto la targa “Alfredo Agosta”

Energia, bellezza, vento e mare. Ma soprattutto sana competizione e legalità. Sono stati questi i cardini della undicesima edizione del “Trofeo Claudio Pellicane Windsurf dello Stretto” che si è concluso domenica con la vittoria del catanese Nino Finocchiaro quale vincitore assoluto del Trofeo Pellicane.

Due giornate intense ed impegnative per i surfisti caratterizzate da un sabato con scirocco forte che ha indotto l’organizzazione a prediligere un percorso unico a bastone per garantire condizioni di sicurezza a tutti partecipanti alla gara. Sono state disputate tre manches sabato e due domenica su un percorso tradizionale.

La premiazione si è svolta alla presenza Francesco Gallo, assessore allo Sport del Comune di Messina da sempre attento nei confronti della manifestazione.  

Grande commozione tra i partecipanti e emozionante  l’intervento del presidente del WindsurfClub, Gianni Landi che ha ricordato l’amico Claudio e la sua passione per questo sport. 

Ieri, poi, è stata presente l’associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta, maresciallo dei carabinieri  ucciso dalla mafia il 18 marzo del 1982, nella persona di Giuseppe  Agosta, figlio del maresciallo nonché fondatore della stessa associazione che ha inaugurato la sua collaborazione con StrettoInfinito.

Le due associazioni  hanno consegnato la targa “Alfredo Agosta Competizione e Legalità” ai canottieri della Capo Peloro asd. A ritirare il premio i big del canottaggio  Giovanni Ficarra, plurimemiato atleta che ha conquistato di recente la medaglia d’oro ai campionati mondiali nella disciplina del Coastal Rowling Beach Sprint, Pietro Fugazzotto e Paolo Condurso, medaglia di bronzo sempre al campionato mondiale di beach sprint di canottaggio ad Oeiras vicino Lisbona.

“Questo premio ha un grande valore per me e quest’anno è ancora di più significativo – spiega  Paola Pellicane, presidente dell’associazione StrettoInfinito - perché vuole rappresentare lo stretto legame tra lo sport inteso quale strumento di crescita morale e sociale e l’educazione alla legalità dei giovani e meno giovani perché praticare sport significa condividere valori fortemente educativi quali  spirito di sacrificio, controllo di sé; lealtà, amicizia, rispetto delle regole, sana competizione sportiva.  L’idea di coniugare legalità e tutela del territorio - continua - con i valori educativi di una corretta competizione sportiva  è il miglior modo di mantenere viva la memoria e, nello stesso tempo, di educare  generazioni diverse, le quali possono così vivere e praticare  lo sport  in un contesto dinamico, gioioso, onesto, caratterizzato da una condizione di libera e leale concorrenza”.

Come ha ricordato Giuseppe Agosta  il premio assume un significato del tutto peculiare perché il “maresciallo Alfredo Agosta, che era legato a Claudio Pellicane anche da un rapporto di parentela, caratterizzato da grande  affetto, stima e  comune impegno sociale”. 

Quest'anno è venuto a mancare un grande sostenutitore del Trofeo Pellicane, il professore Giulio Santoro. E' stata però la figlia Elena a mantenere la tradizione sostenendo la manifestazione con un premio assegnato al concorrente più giovane.

Ecco di seguito tutti i premiati

I primi tre classificati sono: Nino Finocchiaro, il giovanissimo Davide Arena e Antonio Roberti.

Per la categoria donne, che hanno ricevuto anche una realizzazione artistica di Amalia Cesareo,  sono state premiate nell'ordine: Carla Bottari, Amalia Lo Iacono, Flora Puglisi. 

Per la categoria under 15: Davide Arena, Matteo Landi e Giovanni Landi.

Per la categoria windsurfer: Antonio Roberti, Alfredo Sisinni e Giuseppe Meo.

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