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“Bella e originale”, viaggio nel tempo con l'app dedicata ai Bronzi di Riace

Presentata l'applicazione sviluppata dall'Università insieme alla Mediterranea di Reggio. Il rettore: “Progetto ambizioso che rappresenta la maniera più bella di fare Terza Missione, attraverso un fruttuoso connubio fra il mondo umanistico e quello scientifico”

"Ho avuto modo di vedere questa app che è molto bella: fa vedere sul posto in maniera interattiva come potevano essere in origine le due statue dei Bonzi di Riace. Non è solo uno strumento che ti trovi sul tuo computer e puoi aprire quando vuoi, ma si può fare direttamente mentre visiti la sala. Questo è molto originale rispetto ad altre app che ho visto". Così alla Dire la ministra dell'Università e della ricerca Maria Cristina Messa a margine di una visita al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria dove ha visionato in anteprima un'app sviluppata dall'Università Mediterranea reggina e dall'Università degli Studi di Messina per ricostruire le originali fattezze e i colori dei Bronzi di Riace.

L'app, che fa parte di una delle iniziative messe a punto per il 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, avvenuto nel mese di agosto del 1972, è stata presentata stamani alla Sala Senato dell’Università di Messina. L’App è basata sulla tecnologia 3D per la modellazione e ricostruzione degli elmi, delle lance, degli scudi, del presunto colore originario e degli elementi mancanti che caratterizzavano i Bronzi in epoca antica.

All’iniziativa erano presenti il rettore, Salvatore Cuzzocrea, i professori Daniele Castrizio (Ordinario di Numismatica), Massimo Villari (Delegato all’ICT dell’Ateneo peloritano) e Francesco Pira (Delegato alla Comunicazione di UniMe) ed il dott. Saverio Autellitano (grafico).

“Si tratta di un progetto molto ambizioso – ha commentato il Rettore – nato da una sinergia molto importante fra UniMe ed il Museo di Reggio Calabria, che rappresenta un motivo d’orgoglio e, allo stesso tempo, un punto di partenza mediante il quale partecipare ai bandi utili a rendere fruibili tutte le opere pubbliche e quelle d’arte a 360 gradi. In tal senso, l’Università di Messina si pone al centro di questo percorso di divulgazione delle bellezze del nostro Paese e della nostra città, anche attraverso le realtà virtuali. Non si tratta, però, solo di una App informatica, bensì della maniera più bella di fare Terza Missione, attraverso un fruttuoso connubio fra il mondo umanistico e quello scientifico. Ringrazio,perciò, i proff. Daniele Castrizio e Massimo Villari che, insieme ai loro giovani collaboratori hanno lavorato in piena sintonia con il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, ed il suo staff”.

“Questa App, facile da usare ed esplorare, rappresenta un tentativo di viaggio nel tempo – ha detto il prof Castrizio – che potrà essere riproposto ed esportato  su scala mondiale. Grazie al suo utilizzo chiunque sarà in grado di mettere a confronto i Bronzi di oggi con quelli originari e di poter ‘conoscere l’arte per tutelarla’. Il caso dei Bronzi di Riace, a tal proposito, è veramente esemplare ed emblematico, ma stiamo già lavorando per applicare la tecnologia ad altre opere. Non abbiamo inventato nulla di particolare, ma siamo riusciti a fare gruppo, unendo saperi e volontà per ottenere questo grande risultato”. 

L’interazione con il prof. Castrizio – ha aggiunto il prof. Villari – è stata vincente ed oggi stiamo presentando il prodotto di un esperimento d’utilizzo, a fini divulgativi, della realtà aumentata, con la possibilità di applicazioni pratiche su tutta la statuaria greca e romana presente nei musei di tutto il mondo. Inquadrando ciascuna statua il programma permette di poterla ammirare come doveva presentarsi nel momento della sua realizzazione, corredata di tutti gli attributi iconografici che consentivano ai nostri antenati di capire chi rappresentasse e che storia stesse raccontando. L’aspirazione profonda della App sui Bronzi di Riace è proprio questa: permettere una maggiore comprensione e la più piena fruizione di questi straordinari capolavori della bronzistica di epoca classica”.

L’Applicazione sarà disponibile a breve negli app store.

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