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Se tu dai una cosa a me... Scopri il “mercato” della solidarietà con le Banche del Tempo

Una volta si chiamava baratto. Oggi è un modo per scambiare conoscenze e saperi, ma anche per risolvere piccoli problemi quotidiani. Sabato al Salone delle Bandiere l'occasione per scoprire come dare e farsi aiutare. Insieme alla pioniera di Alì Terme

Quante volte hai pensato che avresti bisogno di qualcuno che ti porti il bimbo a scuola perché hai la febbre? Una mamma che va nella stessa direzione sarebbe d’aiuto. E poi... a buon rendere. Ma non si chiede, magari per pudore. 

Eppure, da tempo ormai, nella logica dello scambio di servizi, c’è chi risolve tanti piccoli problemi quotidiani.

Ad Alì Terme, per esempio, accade da almeno ventidue anni. Si scambiano pregevoli ricami con lezioni di inglese. Arzille signore offrono passaggi in auto in cambio di compagnia. Ma c’è anche chi fa lezioni di informatica se gli porti quando puoi un bel piatto di parmigiana.

Alla Banca del tempo di Alì Terme, la prima fondata in Sicilia, insomma, non si perde... tempo.  Alì Terme ha dato il via, ha dato l’esempio. Ma, nel frattempo, di “banche” ne sono sorte decine dal 1997 fino ad oggi. Da Sciacca a Ragusa, da Enna a Palermo, dove c’è anche quella “interculturale” , che coinvolge cittadini stranieri. 

Un mondo scandito in ore e minuti, senza passaggio di denaro. Una sorta di baratto, come si usava una volta. Una Banca dove non si deposita denaro, ma disponibilità, solidarietà, con la certezza che ti sarà ricambiato in base alle tue esigenze. 

Il primo sportello di Banca del Tempo in Sicilia venne aperto proprio ad Alì Terme, poco distante da Messina, il 13 giugno del 1997 su iniziativa della presidente Nina Di Nuzzo, oggi presidente della Banca Nazionale del Tempo di Alì Terme. Casalinga, ricamatrice per passione, un vulcano di idee e iniziative che ha reso possibile ciò che oggi accade con questi anomali istituti di “credito”.

Nina Di Nuzzo sarà una delle protagoniste e relatrici al convegno “La Banca del tempo e l’economia della solidarietà” che si svolgerà sabato 8 giugno alle ore 10, nel Salone delle Bandiere.

Ad introdurre i lavori Marta Liotta, vice presidente della Banca del Tempo di Messina. Dopo i saluti  dell’assessore alle Politiche sociali Alessandra Calafiore e della presidente dell’associazione Lavoroperazione, Antonella Rosetto Ajello, interverranno il presidente dell’associazione nazionale Banche del Tempo, Maria Luisa Petrucci e l’economista Guido Signorino.

A seguire le testimonianze di chi vive tutti i giorni il valore di essere “correntisti” anomali capaci non di incrementare il Pil ma di sicuro il benessere sociale. Un vero e proprio investimento nel futuro che consente anche di sviluppare relazioni umane. Tra questi correntisti, oltre la pioniera Nina Di Nuzzo, anche Angela Pipitò, presidente della Banca del Tempo di patti, Nicola Currò, presidente associazione Hic et Nunc, Gaetano Scoglio, referente della rete Cibo Condiviso, Marisa Genovese, coordinatrice del progetto Cantieri Sociali e ultima, ma non ultima Cristina Rossitto,  fondatrice e anima dal 2017 de “Gli invisibili” che hanno dato vita anche allo Store solidale “Benefit”, oggi in via Croce Rossa. Anche qui la logica è quella dello scambio. In questo caso un negozio in piena regola per grandi, piccini, uomini e donne che possono portare abiti o altri oggetti dismessi e regalarli o scambiarli con altre cose. Un progetto di solidarietà importante non solo per chi ha bisogno ma anche contro gli sprechi, tanto che oggi viene frequentato in modo trasversale da qualsiasi ceto sociale. 

Una occasione importante, dunque, quella di sabato 8 giugno, per conoscere tante realtà solidali e magari dare la propria disponibilità. A buon rendere.

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