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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Il cantico delle periferie” e la Fiumara d'arte, Generazione Bellezza chiude con una dedica alla Sicilia

La straordinaria esperienza dell'artista e mecenate Antonio Presti a Librino protagonista del programma scritto e condotto da Casalini

La straordinaria esperienza di Fiumara d’arte a Librino protagonista dell’ultima  puntata di "Generazione Bellezza", il programma scritto e condotto da Emilio Casalini, che domenica 9 gennaio alle 20.30 su Rai3, chiude la seconda stagione con una dedica alla Sicilia: “Il cantico delle periferie”.  

Le periferie, dove arte, cultura e sport guidano un modo diverso di concepire uno spazio dimenticato, abbandonato.

E non poteva mancare in questo contesto l’impegno di Antonio Presti a Librino, periferia di Catania, dove l’artista e mecenate messinese ha trasformato un lato di un cavalcavia in un’immensa Porta della Bellezza, un’opera d’arte che restituisce dignità e orgoglio a chi vi entra.

Nella parte antistante, lo stesso autore ha creato una sontuosa opera di street art, la monumentale installazione fotografica Il Cantico di Librino, costituita  da oltre mille banner che riportano i volti degli abitanti del quartiere accompagnate dalle parole del Cantico delle Creature.

Residenti del quartiere che concorrono verso un unico grande obiettivo: diventare essi stessi opera nel segno di un valore universale di bellezza in cui riconoscersi. L’orchestra giovanile Musicainsieme A Librino e Talita Kum si pongono come segno di rinascita e rigenerazione del quartiere Librino a partire dal suo futuro, i giovani. Arte, musica, creatività e volontà di riscatto per trasformare uno scenario sfavorevole senza aspettare l’aiuto dal cielo ma rimboccandosi le maniche per determinarlo ogni giorno.

La Porta delle farfalle, il nuovo progetto di Antonio Presti, la più grande scultura di arte contemporanea al mondo. 50 tra giovani artisti e architetti selezionati dalla Fondazione Antonio Presti incontrano gli studenti delle scuole del quartiere Librino con laboratori didattici e creativi.  

Un futuro da costruire nel nome dell’etica. “L’arte ritorna così al suo processo spirituale di azione e condivisione di valori, innestando una nuova coscienza etica e civile – dice Antonio Presti - Le migliaia di persone coinvolte e il pensiero di legarle al futuro, rappresentano di fatto un’altra risposta Politica di come l’Arte riesca a restituire una riappropriazione del territorio, una nuova identità, attraverso la fruizione dell’opera stessa”.

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