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"I figli di Nessuno", Salvatore Curtò racconta la sua Messina attraverso culture e tradizioni

Tra le pagine si piange e si ride in un turbinio di emozioni che appassionano  anche il lettore meno avvezzo

Continuano  con successo le presentazioni del romanzo "I figli di Nessuno" di Salvatore Curtò. Dopo Milazzo, Cosenza, Messina,  Roma, Crotone, Reggio Calabria, Santa Teresa di Riva per il finale del 2022 sono previsti incontri a Firenze, Lamezia Terme, Roma,Nizza di Sicilia,Catania oltre a Messina dove il volume sarà ospite di Club service e licei.

" I figli di Nessuno" è un romanzo storico inquadrato tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni novanta. I personaggi sono inventati , ma consentono all'autore di descrivere la società di quel tempo. Ambientato in riva allo Stretto ne svela paesaggi, culture, tradizioni. 

Come afferma lo stesso autore c'è la vita dentro: tra le pagine si piange e si ride in un turbinio di emozioni che appassionano  anche il lettore meno avvezzo. Così  il libro si legge tutto d'un fiato,tra il desiderio di scoprire cosa accadrà e la voglia di  arrivare ad un finale sempre incerto. Il libro è pieno di colpi di scena,di situazioni paradossali miste a vita quotidiana. I personaggi nascono poveri e crescono tra mille difficoltà, conoscono la fame e la miseria, ma la affrontano con dignità ed onestà e la sconfiggono col lavoro, qualsiasi lavoro, perché tutti i lavori vanno bene.

A differenza dei loro coetanei,i Corleonesi capeggiati da Totò Riina, i figli di nessuno capeggiati da Totò Messina restano nella legalità, hanno come obiettivo restare incensurati, imporsi nella società solo con le proprie forze, per andarsi a prendere con le proprie mani e onestamente ciò che il fato aveva loro negato.
Ne viene fuori un romanzo ricco di passione e di valori umani. Ma il testo è anche" una garbata denuncia"( S.Isola),"un continuo scrigno di valori umani e lezioni di vita,un modo di essere"(L.Cammaroto) " un esempio per i giovani che vogliono imporsi nella società,pur restando con la schiena dritta"( A.Marciano').
Il personaggio principale è un medico chirurgo che per guadagnarsi il futuro prima fa il cameriere presso lo chalet dell'Irrera a mare e poi il muratore presso un cantiere edile, infine diventa medico chirurgo ed è costretto ad emigrare a Milano.Dopo aver fatto i conti con i "Raccomandati" ,i nemici numero uno dei figli di nessuno, si scontra con la mafia sicula e poi con quella dei colletti bianchi del Nord. Totò Messina si fa valere, restando integerrimo,soffre, ma alla fine si realizza e torna ad operare, è proprio il caso di dirlo,nella sua città.

I figli di nessuno presentazione

Il personaggio,eroe silenzioso, è troppo " Santo" ed allora l' autore gli attribuisce il peccato di aver tante donne, a volte sposate,che lo rende anche in questo caso antitetico a Totò Riina,fedele da sempre a Ninetta Bagarella. Ne viene fuori un romanzo intrigante e passionale in cui il personaggio principale soffre perennemente alla ricerca della donna giusta ,"quella che arriva per ultima e  ti fa dimenticare quelle di prima e non ti fa guardare nessuna altra".

Nelle pagine vengono descritti luoghi messinesi, ma si narra anche della Calabria, di Palermo, Taormina  e poi Milano, Torino,Roma. La narrazione menziona gli arancini di Nunnari, il ferry boat, il vecchio Viale e la festa della Vara. Fede e superstizioni si fondono e danno speranza,accendono i sogni,"perché più si è poveri e più si sogna ed alla fine sognare non costa nulla  ed aiuta a passare la nottata". Il finale è esplosivo, con un ennesimo colpo di scena ,non può che essere positivo e dare speranza. Il testo è edito da Armando Siciliano Editore e si presenta con una copertina che raffigura un cielo stellato a testimonianza del sogno dei figli di Nessuno.

L'autore, dopo aver pubblicato tanti testi, più o meno fortunati ,finalmente qui raggiunge la sua maturità artistica e letteraria,palesando apertamente l'intenzione di passare dalla carta alla pellicola,per dare lustro ad una Sicilia fatta di gente perbene che vive in contemporanea al periodo di ascesa di Cosa nostra.
Oltre dieci presentazioni tra Sicilia e Calabria sempre molto partecipate hanno proiettato il testo su palcoscenici importanti. In meno di tre mesi dalla sua pubblicazione "I figli di Nessuno" ha conquistato tanti lettori che oltre ad acquistare il romanzo,sono intervenuti numerosi ai dibattiti seguiti alle presentazioni, narrando le proprie storie di successo e facendo emergere il desiderio di costituire un movimento culturale capace di organizzare tutte le forze sane e laboriose del sud, per garantire un futuro migliore alle giovani generazioni.

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