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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Yussef, il ragazzo marocchino a cui nessuno vuole affittare casa: "Vivo qui da anni ma la città mi ha ferito"

Costretto a lasciare l'abitazione dove ha vissuto per sei anni perché in vendita è cominciato per lui e i suoi due amici il calvario alla ricerca di un nuovo alloggio. "Ma quando dico che non sono italiano tutti mi chiudono la porta in faccia", ha raccontato a MessinaToday

Un lavoro regolare, anni di residenza in Italia ma una colpa: essere stranieri. Il calvario di Youssef Ezzahraouy, originario del Marocco, e dei suoi due amici e coinquilini del Senegal e del Gambia, comincia tre mesi fa, quando, alla ricerca di un appartamento da prendere in affitto perché costretti a lasciare l'abitazione in cui stanno, si sono visti una serie di porte sbattute in faccia e nessuno "disposto" a locare alcun immobile. 

"Per me il problema è innanzitutto un problema razziale, come qualche proprietario di casa ha esplicitamente detto". Non ha peli sulla lingua Youssef che, amareggiato, racconta come Messina "la città dove voglio tornare tutte le volte che sono in Marocco perché ormai mi sento un vero messinese", dice, lo ha deluso. "Abbiamo dovuto cominciare a cercare una casa nuova perché la proprietaria di quella in cui stiamo deve venderla, ma la prima cosa che mi chiedono è di che nazionalità sono", racconta ancora. 

Quindici anni in riva allo Stretto e un lavoro stabile nel mondo della ristorazione non bastano come biglietto di presentazione per Youssef. "Senza un intermediario non veniamo presi nemmeno in considerazione né dai privati né dalle agenzie e ne abbiamo contattati tanti nel corso di queste settimane ma nonostante tutto siamo ancora alla ricerca di una casa", racconta ancora. Dai proprietari che non si fidano senza vedere il contratto di lavoro, a quelli che dopo aver intascato l'acconto decidono di fare un passo indietro, "la situazione è pesante, soprattutto perché io mi sento a casa mia in questa città ma queste cose ti feriscono e ti fanno sentire fuori posto", spiega ancora. 

Rispettati lavoratori, i tre ragazzi alla ricerca di un appartamento in affitto, nel corso delle ultime ore sono diventati "protagonisti" di un tam tam di condivisioni social a partire da un post di un imprenditore messinese che ha denunciato la loro situazione, che è comune a quella di tanti altri immigrati. "Chi non ha conoscenze qua dove dorme la notte? - sbotta Youssef - So che ci sono italiani buoni e non, come anche marocchini buoni e non ma questo è indipendente dalla nazionalità dietro cui ancora in tanti si nascondono".

Arrivato in Italia con la sua famiglia Youssef non ha dubbi: "Io mi sento italiano", ribadisce con orgoglio. Il lavoro in centro occupa la maggior parte del tempo della sua giornata. "Per questo motivo cerchiamo una casa nella zona nord, dal viale boccetta al villaggio di Pace, o nella zona sud nei pressi del viale Europa", spiega il giovane. Un appello, questo, a chi voglia consentire ai ragazzi di trovare una sistemazione e di ritrovare anche un briciolo di fiducia nella città di cui si sentono a pieno titolo parte integrante.  

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