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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto

L'inferno di una ragazzina costretta a fare sesso dal patrigno

La vittima ha trovato il coraggio di denunciare tutto alla polizia dopo i tanti abusi commessi anche con gesti violenti. In manette un 35enne

Alla fine ha trovato il coraggio di denunciare tutto alla polizia la ragazzina violentata per mesi dal patrigno. La vittima, originaria di un paese della provincia tirrenica, ha riferito alla polizia  che le violenze avevano avuto inizio nel 2020 e si erano protratte fino al momento della sua fuga dopo il compimento del diciottesimo anno di età.

Come ricostruito dagli inquirenti, le violenze subite, mai denunciate per paura e vergogna, avvenivano all’interno dell’abitazione dove la minore viveva ed erano consistite dapprima in palpeggiamenti dei genitali, quindi in rapporti sessuali completi, realizzati la notte approfittando del fatto che gli altri familiari dormivano, o di giorno, durante l’assenza della madre, spesso trattenendola con la forza e afferrandola per le braccia, nonostante il rifiuto dalla stessa manifestato, anche piangendo.

Le violenze sono state scoperte dalla Polizia ferroviaria. Gli agenti l'avevano notata piangere alla stazione, l'hanno avvicinata scoprendo così l'orrorere che la piccola viveva da tempo.

Le indagini sono state avviate nell’immediatezza poi, oltre che dalla Polfer, anche dalla sezione specializzata contro i reati a sfondo sessuale della Squadra mobile di Messina, di concerto con la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, coordinata dal procuratore capo Giuseppe Verzera, che ha effettuato una mirata attività d’indagine consentendo, in tempi stretti, di riscontrare quanto in precedenza ricostruito minuziosamente dalla ragazza. Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, salvo diverse valutazioni giudiziarie nei successivi livelli e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere a carico dell’indagato.

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