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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Poteva causare una strage ma è incapace di intendere e volere, assolto l'uomo degli attentati a Tremestieri

Era stato arrestato a marzo del 2022 per i raid incendiari che avevano danneggiato autovetture e immobili. Nessun risarcimento è stato previsto al momento per le parti civili

Assolto per vizio di mente. Si conclude così il processo a carico del 53enne messinese, residente sulla Statale 114, arrestato a marzo del 2022 per aver appiccato il fuoco a Tremestieri innescando un ordigno costituito da una bombola contenente gas gpl. Un gesto che ha determinando l’esplosione ai danni di alcune vetture parcheggiate sulla pubblica via e di uno stabile in via Consolare Valeria. A poche ore di sistanza l'uomo aveva anche innescato un altro ordigno infiammabile ai danni di un altro immobile sempre sito in via Consolare Valeria sede della ditta “Anticendio dello Stretto”. 

Raid incendiari che hanno anche lesionato una tubatura del metano cittadino e che avrebbero potuto causare anche una strage.

Lo deciso il gip Simona Finocchiaro a seguito di perizia psichiatrica che ha dichiarato l'imputato incapace di intendere e di volere.

L’uomo, che doveva rispondere di "devastazione" difeso dall’avvocato Giuseppa Abate, continua ad essere affidato alla Rems di Naso.

Nessun risarcimento è stato previsto al momento per le parti civili che si sono costituiti in giudizio difesi dai legali Luigi Giacobbe, Nino Cacia e Carmelo Marchetti valuteranno il procedimento in sede civile.

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