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Cronaca

A caccia della Primula Rossa, test dna negativo: quel paziente del Neurolesi non è Messina Denaro

Secondo gli accertamenti non si tratta del latitante di Cosa Nostra. Ad avere sospetti sarebbero stati alcuni infermieri che hanno segnalato la presenza “sospetta” di un ricoverato di Castelvetrano

Ha dato esito negativo il test del Dna su un ricoverato al centro Neurolesi di Messina dopo che ieri i carabinieri hanno fatto irruzione all'alba per verificare l'identità di un uomo ricoverato da oltre un mese all'istituto dei Colli Sanrizzo.

Blitz al Neurolesi, si cerca Matteo Messina Denaro

I militari - cme scritto da MessinaToday - cercavano il boss Matteo Messina Denaro. Momenti di tensione per tutta la giornata di ieri,  dove per qualche ora si è pensato che tra i pazienti potesse esserci il boss latitante. La Procura ha subito inviato i militari del nuclei speciali per prelevare un campione di Dna dall'uomo e verificare se si trattava davvero del capomafia, come riportano alcuni siti. Ma gli accertamenti hanno dato esito negativo.

“A segnalare la presenza dell'uomo - secondo AdnKronos -  che aveva avuto tempo fa un ictus e si trovava in riabilitazione, sono stati gli infermieri che erano convinti si trattasse di Messina Denaro. Dopo l'allarme è scattata la procedura di emergenza con la chiusura degli ingressi e delle uscite. 

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