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Cronaca Camaro

Immobile confiscato alla mafia torna ai proprietari, Comunità Sant'Egidio "sfrattata" da Camaro

La vicenda resa nota dal consigliere comunale Libero Gioveni. Il 31 maggio chiuderà il centro "Floribert" che assiste i soggetti fragili del quartiere

Dovrà chiudere i battenti il centro "Floribert" gestito a Camaro dalla Comunità di Sant'Egidio. L'immobile di via Gerobino Pilli che ospita i volontari verrà infatti riconsegnato ai proprietari dopo essere stato confiscato per mafia. Lo segnala il consigliere Libero Gioveni vista l'importanza del presidio in un quartiere problematico, oltre 1000 le persone assistite con numerose attività per anziani, bambini e famiglie disagiate.

"Non entrando naturalmente nel merito dell’insindacabile decisione giudiziaria - spiega Gioveni - rimane evidentemente l’amarezza e lo sconforto per centinaia di utenti fragili del territorio cittadino (famiglie indigenti, bambini in età scolare, anziani ecc.) che si vedranno privati di un importantissimo punto di riferimento non soltanto in un territorio peraltro a rischio come quello di Camaro S. Paolo, ma anche di altre zone periferiche della città dove il tasso di povertà e di disagio sociale è certamente alto. Già da diversi anni (seppur l’inaugurazione ufficiale del centro “Floribert” in via Gerobino Pilli venne fatta nel dicembre 2021) gli operatori della comunità di Sant’Egidio si rendono protagonisti di diverse attività sociali. Certamente dà più all’occhio quella importante e meritoria della distribuzione dei pacchi della spesa a tantissime famiglie con un basso Isee (attività svolta anche durante il primo lockdown del 2020), ma non solo; viene anche svolta l’attività gratuita di doposcuola per tanti bambini denominata 'la scuola della pace', per non parlare anche delle visite domiciliari agli anziani e il coinvolgimento degli stessi all’interno del centro in attività di laboratorio. Insomma, è fin troppo evidente che la chiusura di un centro divenuto ormai indispensabile per tante famiglie in difficoltà, non può certamente lasciare indifferenti le istituzioni tutte, certamente chiamate, quindi, a trovare delle soluzioni".

Da qui l'appello dell'esponente di Fratelli d'Italia al Comune. Il consigliere chiede al sindaco e agli assessori competenti "se abbiano già individuato dei locali di proprietà comunale da assegnare alla comunità di Sant’Egidio per dare continuità alle importanti attività in essere sopra elencate destinate ad una cospicua fascia di popolazione in evidente disagio socio-economico".

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