Maurizio Croce non "sa dimettersi", la segreteria generale del Comune respinge per la seconda volta la pec
Il consigliere di Forza Italia resta ancora una volta sospeso dalla prefettura per l'indagine su corruzione e finanziamento illecito elettorale
Per la seconda volta consecutiva le dimissioni del consigliere comunale di Forza Italia Maurizio Croce non sono regolari. E dunque dovranno essere riformulate. Arriva al Consiglio comunale il parere della segretaria generale Rossana Carrubba che sottolinea come le dimissioni debbano essere formulate con un documento allegato alla Pec sottoscritto con firma digitale che possa garantire l'identità del mittente e dunque l'autenticità del documento e l'integrità dello stesso. Per adesso, dunque, Croce indagato dalla procura per corruzione e finanziamento illecito elettorale e agli arresti domiciliari resta sospeso dalla prefettura per via del provvedimento giudiziario.
Caso Croce, Pergolizzi revoca le sedute
Il 19 marzo il presidente del Consiglio comunale chiedeva alla segreteria generale il parere sulla validità delle dimissioni che Croce aveva presentato per la seconda volta. Al momento dunque non si potrà procedere alla surroga del candidato sindaco di centrodestra in Consiglio comunale.