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Cronaca

Donazione organi, la generosità di due donne e un paziente all'Irccs: tre storie che salvano la vita

Nei giorni scorsi, l'Istituto è stato protagonista di tre donazioni, di cui una multi organo e 2 di cornee, che daranno un’altra opportunità a tante persone in attesa di trapianto

Continuano le donazioni all’Irccs Bonino-Pulejo di Messina, grazie al grande lavoro di sensibilizzazione fortemente voluto dal direttore generale Vincenzo Barone, dal direttore amministrativo Maria Felicita Crupi e dal direttore sanitario Giuseppe Rao, che hanno individuato il procurement di organi e tessuti tra gli obiettivi strategici aziendali, come testimoniano le campagne e le raccolte di sangue organizzate in collaborazione con Avis ed associazione “Donare è vita”.

Nei giorni scorsi, l’Irccs è stato protagonista di 3 donazioni, di cui una multi organo e 2 di cornee, che daranno un’altra opportunità di vita a tante persone in attesa di trapianto. Significativa la storia di una donna nemmeno sessantenne arrivata in pronto soccorso in arresto cardiaco, dopo essere stati vani tutti i tentativi di Rianimazione grazie alla sensibilità della figlia, che nella disperazione ha trovato la forza di dire: “se mia madre può salvare qualcuno attivatevi perché aveva espresso in vita, sulla carta d’identità, la volontà di essere donatrice”, due persone riacquisteranno la vista con le sue cornee. Si è messa subito in moto la macchina organizzativa e la professionalità delle dottoresse Tiziana Trimarchi e Rossella Borzì unitamente al personale infermieristico: Angela D’Angelo, Ivano Maniaci, Giovanni Crisafulli e Deborah Calabrò hanno reso possibile il prelievo direttamente in pronto soccorso senza che si creassero disagi ad altri pazienti in attesa. Un altro gesto di generosità è stato quello della moglie di un paziente deceduto in Rianimazione, le è stato chiesto e non ha esitato a donare le cornee del marito per poter aiutare qualcuno a vedere, rendendosi perfino disponibile a collaborare nelle campagne di sensibilizzazione.

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Il prelievo multi organo ha invece una storia a sé, è quella di una madre e moglie strappata alla vita da un’emorragia cerebrale devastante, i figli ed il marito pur non essendo facile rassegnarsi ad una morte così improvvisa con il loro semplice e sofferto si, hanno dato la possibilità ad altre persone di continuare a vivere. Dopo la fine dell’accertamento di morte cerebrale, avvenuta nel reparto di Rianimazione da parte del collegio composto dai dottori Giuseppe Marino per la direzione sanitaria, dal neurologo Rosario Grugno, dall’anestesista Rossana Panasiti e dal tecnico di NeuroflSiopatologia Antonino Caizzone, e grazie alla preziosa collaborazione tra il laboratorio di analisi del Piemonte con quello dell’azienda Papardo, è stata l’esperienza del personale di sala operatoria composto dalla caposala Stefania Sorbetti e dagl’infermieri Giuseppe De Marco, Domenico Fedele, Ferdinando Guberti, Rosaria Beccore, Michele Gallo, Gaetano Beccore e dell’OSS, Tiziana Biondo a consentire all’anestesista di sala Salvatore Spartà ed all’equipé di bravissimi chirurghi dell’Ismett di Palermo di lavorare nelle condizioni migliori.

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