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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Armi e droga, blitz all'alba della polizia: dieci misure cautelari

Le indagini avviate dopo il duplice omicidio di Giovanni Portogallo e Giuseppe Cannavò. Scoperta l’esistenza di una compagine delinquenziale attiva in particolare nel rione Camaro, dedita allo spaccio di cocaina, marijuana e crack. Così i nomi degli arrestati

Nelle prime ore della giornata odierna, operatori della Polizia di Stato di Messina sono stati impegnati in un’attività di polizia giudiziaria che ha portato all’esecuzione di 10 misure cautelari, epilogo delle più recenti indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e condotte dalla Squadra Mobile su una associazione per delinquere, verticisticamente strutturata, finalizzata alla detenzione e al traffico di stupefacenti.

Le indagini avviate dopo il duplice omicidio

Le indagini sono state avviate a seguito del duplice omicidio di Giovanni Portogallo e Giuseppe Cannavò, avvenuto il 2 gennaio 2022 in via Edoardo Morabito, rione Camaro, all’esito delle quali è stato arrestato un messinese, ritenuto l’autore materiale, rintracciato a Rosarno (RC) dopo tre mesi di latitanza.

I successivi sviluppi investigativi, allo stesso tempo, hanno consentito di ravvisare l’esistenza di una compagine delinquenziale operante nel territorio di Messina, in particolare nel rione Camaro, dedita allo spaccio di cocaina, marijuana e crack.

Gli accertamenti di polizia giudiziaria hanno consentito di documentare una non comune capacità organizzativa nel traffico di droga del gruppo criminale, riuscendo ad instaurare proficui rapporti di collaborazione anche con soggetti operanti nel territorio calabrese, nonché una abilità notevole di inserimento nel settore dello smercio al “minuto”.

Sequestrati armi e droga

Nel corso delle indagini sono stati arrestati quattro soggetti e sequestrati circa cinquanta chili di droga, oltre che armi e munizioni nella disponibilità del gruppo.

Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, salvo diverse valutazioni giudiziarie nei successivi livelli e fermo restando il generale principio di presunzione di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Direzione Distrettuale Antimafia, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per 10 indagati.

Le azioni di rintraccio ed esecuzione delle misure cautelari sono state curate dalla Squadra Mobile di Messina, con l’ausilio di personale dell’omologo Ufficio delle Questure di Reggio Calabria e Catanzaro e di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”.

Gli arrestati

In carcere sono finiti: Claudio Costantino, la moglie Alessandra Patti e Ruben Fortunato Prugno, figlio di quest'ultima, Francesco Amante, Francesco Ferrante, Giuseppe e Francesco Genovese, Giuseppe Saffioti, Luigi Serena e Albino Misiti.

Articolo modificato  alle 12 del 12 marzo 2024 // aggiunti nomi arrestati

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