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Cronaca

Gestione stadio, dubbi di Russo sul bando: "Comune valuti la sospensione"

Palazzo Zanca sta valutando l'offerta del Fc Messina, l'unica ad essere stata presentata. L'esponente Dem riflette sui requisiti della società calcistica e sull'investimento per riqualificare l'impianto. Ma il consigliere Sorbello replica: "Il Pd vuole solo destabilizzare l'ambiente"

Il bando per l'affidamento trentennale dello stadio "Franco Scoglio" è finito nuovamente al centro dell'attenzione politica dopo l'interrogazione urgente del consigliere Alessandro Russo. L'esponente del Pd ha chiesto all'amministrazione comunale di valutare l'eventuale sospensione della gara. La commissione sta al momento valutando l'offerta del Football Club Messina, unica ad essere stata formalizzata.

Ed è proprio sui requisiti della società di Rocco Arena che Russo accende i riflettori, soffermandosi in particolare sull'investimento necessario a riqualificare lo stadio. "Dai verbali pubblicati relativi alla gara di affidamento in concessione - scrive il consigliere -  si apprende che
in sede di valutazione dell’offerta tecnica, in data 29/12/2020, la commissione di gara assegna un punteggio molto elevato (39,73 punti), di cui il 21,9 relativo alla parte in cui si prevedono interventi finalizzati alle migliorie di impianto e strutture esistenti per una cifra complessiva pari a circa 141 milioni di euro. Nella relazione a dettaglio dell’offerta tecnica la società proponente metterebbe bene in chiaro come l’importo previsto (pari a circa 141 milioni di euro) avrebbe un tempo tecnico di rientro dall’investimento di 99 anni e non di 30 ma che, nonostante questa espressa ammissione, l’offerta tecnica resterebbe in piedi con quella stessa cifra".

Per Russo "l’affidamento di un impianto sportivo così importante e centrale per la città di Messina, quale lo stadio “Franco Scoglio” debba essere eseguito in maniera ineccepibile sia dal punto di vista della regolarità amministrativa che da quello della sostenibilità complessiva, tecnica ed economica, solidamente documentate e motivate sulla base di dettagli specifici che rassicurino l’Ente comunale e la comunità messinese, onde non incorrere in percorsi di gestione che appaiano potenzialmente forieri di difficoltà operative, economiche e operative che possano compromettere la bontà dell’affidamento".

Da qui la richiesta al Comune di valutare se tutta la documentazione presentata dalla società proponente l’offerta fosse presentabile - a norma di legge - ricorrendo al soccorso istruttorio, espressamente in riferimento alla presentazione della cauzione che la società era tenuta a esibire al momento in cui è stata presentata l’offerta (essendo requisito utile fin dal primo momento, a pena di esclusione dalla gara, onde evitare la penalizzazione potenziale di ulteriori altri partecipanti alla gara)".

In ballo anche i requisiti su eventuali debiti pregressi nei confronti di Palazzo Zanca, il fatturato minimo richiesto e il criterio della gestione minima triennale di impianti sportivi di almeno 10.000 spettatori, limite previsto nel bando stesso. 

Sorbello attacca Russo: "Manovra per destabilizzare l'ambiente"
 

Ma alla note di Russo replica il consigliere Salvatore Sorbello che parla senza mezzi termini di manovra per destabilizzare l'ambiente.

"Premesso - scrive Sorbello -  che non possono fare interrogazioni durante lo svolgimento in corso di un bando pubblico, credo in linea generale che il pd, per noti motivi, sia incompatibile anche solo a passare davanti allo Stadio San Filippo. Ritengo tuttavia che certe manovre, effettuate per destabilizzare l'ambiente squadra alla vigilia di una partita importante, finiscano poi per  turbare la partecipazione di una societa' ad una gara pubblica che e' ancora in corso di svolgimento.  Per carita' , poi ciascuno si assumera' le proprie responsabilita', tenendo pero' sempre presente che la competenza per la correttezza procedurale di un bando non passa certo dal Consiglio Comunale  ma dalla  commissione a tal fine nominata secondo legge, la quale ha gia' il dovere di rispettare e far rispettare ogni passaggio come da disciplinare allegato al bando. Non e' che siamo noi consiglieri comunali vicini a quel presidente o vicepresidente iscritto a quel partito piuttosto che all'altro, a dover dire alla commissione cosa deve fare e di cosa dovrebbe avere timore, nè puo' essere competente l'amministrazione comunale intesa come organo politico.  C'e' un dirigente che ha questo compito e che per ovvie ragioni non e' stato nominato dalla politica per svolgere il suo lavoro. Noi organo politico, eventualmente,  possiamo intevenire successsivamente, quando si completera' l'iter procedurale che coincide con l'assegnazione o la boccciatura.  Un minuto dopo, possiamo di rilevare tutto cio' che vogliamo come qualunque altro cittadino. Saranno gli organi competenti eventualmente adìti a dover esprimere un giudizio positivo o negativo. In uno Stato di diritto funziona cosi', ma il pd, o parte di esso,  questo, ancora probabilmente non l'ha imparato. C'e' sempre tempo".

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