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Cronaca

Campagna antincendio 2021, a Messina la prima riunione operativa con enti locali e volontariato

L'appuntamento al distaccamento Forestale dei Colli San Rizzo dopo gli accordi firmati dai dirigenti generali di Protezione Civile, Corpo Forestale e Sviluppo Rurale e Territoriale, Cocina, Salerno e Candore

Si svolgerà domani, martedì alle ore 16, nella sede del Distaccamento Forestale dei Colli San Rizzo di Messina, il primo incontro tra le strutture territoriali regionali e le strutture locali coinvolte nella campagna antincendio 2021.

Si tratta della prima di sette riunioni operative che fanno seguito agli accordi firmati lo scorso 26 maggio dai dirigenti generali del Dipartimento Regionale della Protezione Civile Siciliana, Salvo Cocina, del Corpo Forestale, Giovanni Salerno, e del Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale, Mario Candore. Riunioni operative che si sono svolte con la massima sinergia tra gli enti interessati, con la programmazione di ulteriori attività antincendio. Tanto che quest’anno ci sarà il coinvolgimento organico di uomini e mezzi del volontariato di protezione civile nelle attività di prevenzione, pattugliamento, di supporto antincendio e di spegnimento.

Martedì sui Monti Peloritani, ma con schema analogo nei giorni a seguire per gli appuntamenti nelle altre province, si terrà un confronto operativo con i rappresentanti locali delle Città Metropolitane/ Liberi Consorzi e i responsabili delle Organizzazioni di Volontariato che svolgono attività nel territorio preso in esame nell’occasione. Questo anche alla luce di alcune novità introdotte con gli stessi accordi dei giorni scorsi, tanto che l’ingegnere Cocina ha potuto dire ai suoi uomini che “per la prima volta il volontariato sarà parte integrante e organica del sistema antincendio regionale”, un dato che non è di poco conto nell’ambito dell’organizzazione regionale stessa dell’Antincendio, dove proprio le Organizzazioni di volontariato di PC, negli anni, si sono ritagliati un ruolo di primo piano, con enormi sacrifici personali (data la natura della loro collaborazione) e immettendo nel circuito di questo genere di emergenze un numero consistente di uomini specializzati, attrezzature e automezzi, in buona parte ottenuti in comodato d’uso dallo stesso Dipartimento regionale, o patrimonio delle stesse associazioni grazie alle donazioni spontanee dei cittadini e a vari contributi istituzionali.

“Abbiamo invitato tutte le associazioni dotate di modulo AIB (antincendio boschivo) e autobotti – afferma Il Capo Dipartimento Cocina - per illustrare i dettagli della nuova organizzazione, ma anche per un confronto costruttivo, fatto di osservazioni e suggerimenti con chi opera nel teatro delle operazioni”.

Perché il problema non si risolve con lo spegnimento dell’incendio, impegnativo o meno che sia, che comunque tocca ai Forestali e ai Vigili del Fuoco. Ci sono gli aspetti apparentemente marginali, che negli anni hanno fatto emergere in maniera indiscutibile il ruolo determinante della Protezione Civile e la sua complessa organizzazione: l’attività di assistenza alla popolazione.

In questo momento gli uomini e le donne di ogni età della Protezione Civile, le loro divise con i distintivi di cui vanno fieri, a causa della pandemia in atto sono diventati quasi parte integrante anche di strutture tipicamente sanitarie, come gli HUB Covid-19, gli HUB vaccinali, le tende per i Triage negli ospedali. In ogni dove c’è un volontario, un funzionario che destina agli altri il suo tempo: si chiama attività di assistenza alla popolazione. Questo lavoro, che spesso sfugge alle cronache, avviene anche durante e dopo un incendio di piccole o grandi proporzioni e talvolta resta invisibile o poco raccontata dagli stessi media. Eppure sono operazioni complesse di trasferimento e messa in sicurezza di persone, bambini, anziani con la paura negli occhi per le fiamme che hanno minacciato se non distrutto le loro abitazioni. Si tratta di azioni che si compiono correndo contro il tempo, tranquillizzando, rassicurando, portando le persone in un luogo sicuro, e che fanno del volontario un maestro di spegnimento di emozioni forti.
“Questo sarà l’oggetto delle successive riunioni – conferma l’ingegnere Cocina -. Nelle prossime settimane ci dedicheremo alle attività di assistenza alla popolazione, che sono quelle più proprie della Protezione Civile”. 

Il calendario degli incontri

Messina, martedì 8 giugno, ore 16, Distaccamento Forestale Colli San Rizzo;

Palermo, mercoledì 9, ore 16, Distaccamento di Ficuzza;

Trapani, giovedì 10, ore 16, Sede Ispettorato Ripartimentale Foreste;

Catania, 11 giugno, ore 16, Sede Dipartimento Regionale delle Protezione Civile, San Gioovanni La Punta;

Siracusa-Ragusa, lunedì 14 giugno, ore 16 sede comunale;

Enna-Caltanissetta, martedì 15 giugno, ore 16, Sede Ispettorato Ripartimentale Foreste di Caltanissetta;

Agrigento, mercoledì 16 giugno, ore 16, Palacongresi – Villaggio Mosè.

Le decisioni prese nella riunione del 26 maggio

Messa a fuoco organizzativa a livello regionale con tutti i funzionari di pronto intervento, i referenti del volontariato e i consegnatari mezzi e attrezzature. Quest’anno il dipartimento supporterà le attività di spegnimento di competenza del Corpo forestale regionale (boschivo) e dei VVF (interfaccia e urbano) con oltre 1000 volontari formati che utilizzano circa 200 pickup con modulo antincendio.

Grazie ai nuovi 100 pickup acquistati, di cui 50 a schiuma, siamo riusciti a raddoppiare la capacità di intervento dell’anno scorso.

Oltre al supporto allo spegnimento, tramite i volontari e i mezzi, il DPRC svolge attività di previsione e prevenzione, tramite gli avvisi incendi, la promozione delle attività comunali e dei piani d’interfaccia, il supporto al presidio e il pattugliamento aree a rischio e l’assistenza alla popolazione in caso di evento e post-evento.

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